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Cartomanzia: dallo studio del cartomante ai tarocchi online

Da Redazione

Aprile 21, 2018

Cartomanzia: dallo studio del cartomante ai tarocchi online
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La passione per i tarocchi non conosce crisi e si è adattata ai tempi. Gli esperti di veggenza hanno dovuto aggiornarsi per sopravvivere nel settore della cartomanzia online. Addio numero di telefono sul giornale locale, oggi infatti basta un sito internet oppure una pagina Facebook per pubblicizzare la propria attività.

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Approccio confidenziale e privilegiato

I numeri del Codacons parlano chiaro, l’associazione dei consumatori ha scoperto che almeno 13 milioni di italiani si rivolgono agli esperti dell’occulto per conoscere il futuro e oggi è ancora più semplice. Non c’è più bisogno di recarsi fisicamente dal cartomante perché oltre a ricevere assistenza telefonica si può avviare una chat e questo ha numerosi vantaggi perché l’approccio è privilegiato e confidenziale e ha un costo inferiore rispetto alle consulenze “face to face”. La cartomanzia online ha consentito ai cartomanti di allargare la cerchia dei clienti. Solitamente questo tipo di servizio funziona con il passaparola, i clienti soddisfatti consigliano il cartomante agli amici. I potenziali clienti oggi sono quelli che cercano su internet esperti in grado di fornire delle risposte ai loro dubbi. Le recensioni che si trovano su molti siti possono aiutare anche chi è alle prime armi con il mondo della cartomanzia .

Com’è nata la cartomanzia?

Ci sono diverse versioni sulle origini della cartomanzia. Qualcuno dice che sia un’arte cinese, altri sostengono che nei tarocchi ci siano messaggi del demonio. Se siete indecisi se rivolgervi o meno ad un cartomante per conoscere il futuro forse è opportuno informarsi sulla cartomanzia. Secondo alcuni studio sono stati gli egizi i primi maestri. Nel 1770 il francese Alliette ha scritto un saggio in cui ha spiegato che l’unico libro recuperato dall’incendio della biblioteca di Alessandria trattava la pratica della cartomanzia nell’antico Egitto. Venivano usate 78 sottili foglie d’oro sulle quali erano incisi dei geroglifici, dalla lettura combinata dei segni, i sacerdoti predivano il futuro.

Nei secoli successivi i geroglifici sono stati sostituiti da figure simboliche. Il primo tentativo di dare delle regole precise alla cartomanzia è del 1540 quando Guillame Postel pubblicò il volume “Clef des Choses cachées” (trad. Chiave delle cose occulte). Possiamo affermare che la cartomanzia moderna e i tarocchi sono nati proprio con il volume anche se ci sono diverse varianti. Le carte per i tarocchi sono ancora 78 come nell’antico Egitto ma sono divise in due gruppi: 56 arcani minori divisi in 4 semi (bastoni, denari, coppe, spade); 22 arcani maggiori, figure simboliche legate a concetti universali come la giustizia, la ruota della fortuna, l’impiccato, la torre, la papessa, il matto, l’eremita, il carro, gli amanti e altre. Il mondo dei tarocchi può davvero riempire la vita di novità e cose positive.

Perché credere nella cartomanzia?

Chi non si è mai rivolto ad un esperto di cartomanzia è scettico, leggere e interpretare le carte è un vero e proprio percorso la cui durata dipende dal tipo di problema o dal risultato che si vuole raggiungere. L’approccio è fondamentale perché la visione del cartomante rispetto alla propria situazione personale può essere completamente diverso, la mente è il primo nemico del cambiamento.

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