Cassazione: stupro senza aggravante se vittima è ubriaca
Da Redazione
Luglio 17, 2018
La corte di Appello di Torino aveva condannato due cinquantenni a 3 anni per lo stupro di gruppo di una ragazza. Per la Cassazione deve essere esclusa l’aggravante perché la ragazza aveva bevuto troppo, le sostanze alcoliche non erano state somministrate dagli autori della violenza. Una sentenza molto discussa che fa tornare il paese indietro di decenni.
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Donna ubriaca violentata
Una giovane donna è stata violentata da due uomini, ma aveva bevuto così tanto che non era riuscita a difendersi. I supremi giudici della Corte di Cassazione hanno riconosciuto lo stupro di gruppo ed escluso l’aggravante perché aveva assunto alcol volontariamente, non era stato somministrato dagli uomini. Questa è la motivazione con cui la sentenza della corte d’Appello di Torino è stata rinviata alla terza sezione penale che ha condannato gli stupratori a tre anni. I cinquantenni e la giovane donna erano stati a cena insieme, poi le violenze, e quando si è presentata al pronto soccorso aveva descritto in maniera piuttosto confusa quello che le era accaduto.
Assoluzione in primo grado
Il gip di Brescia nel 2011 aveva assolto i due uomini in primo grado perché la donna non era attendibile. A gennaio 2017 la corte di Appello di Torino aveva rivalutato il referto del pronto soccorso dove era scritto che c’erano leggeri segni di resistenza condannando gli uomini a tre anni. La difesa ha deciso di presentare ricorso in Cassazione sostenendo che non c’era stata violenza o riduzione ad uno stato di inferiorità perché la donna si era ubriacata volontariamente.
Stupro di gruppo senza aggravante
La Cassazione ha quindi sottolineato che c’è stata la violenza di gruppo con abuso delle condizioni di inferiorità della vittima che non poteva prestare il suo consenso al rapporto sessuale nonostante avesse assunto alcol volontariamente. Proprio questo “dettaglio” esclude l’aggravante e di conseguenza l’aumento di pena, perché il soggetto del reato deve usare l’alcol per la violenza, somministrandola alla vittima. Sconcerto nel mondo politico, da parte di tutte le forze, Alessia Rotta vicepresidente vicaria dei deputati PD sostiene che la sentenza ci riporta indietro di decenni, per la deputata e leader Forza Italia Giovani Annagrazia Calabria “è un passo indietro nella cultura del rispetto e nella punizione di un gesto ignobile e gravissimo quale è lo stupro”.
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