Cervello, si diventa adulti a 30 anni: lo conferma la scienza
Da Redazione
Marzo 22, 2019
Secondo una ricerca condotta da esperti neurologi in Gran Bretagna l’età adulta inizia a 30 anni. Fino a quel momento il cervello continua a svilupparsi, condizionando il comportamento e lo sviluppo di patologie psichiche. Gli studiosi, riuniti per il convegno internazionale di neuroscienze presso la Academy od Medical Science a Oxford, hanno accertato che, salvo differenze naturali da persona a persona, si diventa adulti a 30 anni.
Nuova soglia per l’età legale, da 18 anni a 30: dati e ricerche
In Italia, così come in molte parti del mondo, l’età legale è stata fissata a 18 anni. La soglia oltre la quale si è considerati legalmente e giuridicamente adulti. I nuovi studi scientifici condotti dai ricercatori britannici hanno però alzato l’asticella a 30, fornendo una giustificazione medica a tutti coloro che si comportano come eterni adolescenti.
Secondo quanto riportato sul Corriere della Sera, è stato dimostrato che a 18 anni il cervello sia ancora in fase di cambiamento e trasformazioni, tanto da influenzare il comportamento e una maggiore propensione allo sviluppo di malattie mentali. Alcune ricerche hanno messo in evidenza come, dopo i vent’anni, il rischio di cadute psichiche si riduca notevolmente. Alcune patologie, come la schizofrenia, sono state associate ad una complessa interazione tra genetica e condizioni ambientali, legate ai tempi dello sviluppo del cervello.
Peter Jones, ricercatore dell’Università di Cambridge, ha evidenziato come “Avere una definizione di quando si passa dall’infanzia all’età adulta appare sempre più assurdo perché avviene una transizione sfumata, che si svolge nell’arco di tre decenni”.
Cervello, sviluppo variabile a livello individuale: parlano gli esperti
Daniel Geschwind, dell’Università della California a Los Angeles, ha messo in evidenza come lo sviluppo del cervello sia passibile di un certo grado di variabilità a livello individuale. Le ricerche e gli studi dovrebbero concentrarsi sui singoli, analizzando i casi da persona a persona.
Geschwind ha evidenziato come alcuni sistemi educativi tendano a focalizzarsi sui gruppi piuttosto che sulle persone, costruendo schemi o analizzando casi che non tengono in considerazione lo sviluppo individuale.
Nel 2018 un articolo apparso sulla rivista LancetChild & Adolescent Health, diretta da Susan Sawyer, direttrice del centro per la salute degli adolescenti del Royal Children’s Hospital di Melbourne, aveva spostato la lancetta dell’età adulta a 24 anni.
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