Charlie Gard, i genitori si arrendono: è troppo tardi per la cura
Da Redazione
Luglio 24, 2017
Chris Gard e Connie Yates ritirano la richiesta di trasferimento negli USA: «Non c’è più tempo»
Dopo una lunga battaglia legale per il figlio Charlie Gard che meritava di avere una chance, oggi i genitori del bambino hanno ritirato la richiesta di trasferimento negli USA. La scorsa settimana il parlamento aveva emanato un provvedimento straordinario con cui veniva concessa la cittadinanza americana a Charlie Gard per tentare la nuova terapia. Tra le lacrime Chris e Connie hanno detto che “Non c’è più tempo”, per questo si sono arresi.
L’avvocato della coppia, come riporta Repubblica, ha spiegato che questa decisione inaspettata è arrivata dopo il consulto con uno specialista americano. La terapia a nucleosidi che è stata testata in altri casi e che ha avuto effetti positivi, non può essere somministrata a Charlie Gard perché è troppo tardi. L’esperto Michio Uranio ha analizzato le immagini della risonanza magnetica a cui è stato sottoposto il piccolo la scorsa settimana e ha fatto sapere che non può proseguire, ‘confermando’ l’incubo dei genitori.
I medici staccheranno la spina alla macchina che tiene in vita Charlie Gard?
Al momento non sono ancora giunte notizie sul futuro immediato di Charlie, il bambino che il prossimo agosto compirà 1 anno. Da quando è nato ha una malattia degenerativa chiamata sindrome da deplazione mitocondriale che causa il deperimento progressivo dei muscoli. La madre di Charlie Gard ha lanciato un’accusa durissima al Great Ormond Street perché se le risonanze fatte in passato fossero state valutate da altri medici, probabilmente sarebbe stato inserito in un programma sperimentale.
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