Chi era Florian Schneider, fondatore dei Kraftwerk morto a 73 anni
Da Redazione
Maggio 06, 2020
Il mondo della musica ha perso uno dei suoi rappresentanti più importanti di sempre. Florian Schneider, nato a Dusseldorf il 7 aprile del 1947, è morto per le complicazioni a seguito di un cancro, in una data ancora non me imprecisata del maggio del 2020. Il musicista e polistrumentista tedesco, che ha contribuito alla fondazione dei Kraftwerk, mente di musica elettronica che ha fatto la storia della musica, è stato uno dei rappresentanti musicali più importanti di sempre, imponendosi come una delle personalità che più ha contribuito a rivoluzionare la storia della musica. Vogliamo ricordarlo all’interno di quest’articolo.
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La vita e la carriera di Florian Schneider
Nato a Dusseldorf il 7 aprile del 1947, Florian Schneider ha studiato al conservatorio della stessa città tedesca, fondando i Kraftwerk nel 1970 dopo una prima esperienza negli Organization, band con la quale ha realizzato anche un album in studio. Il polistrumentista avuto la possibilità di sviluppare la sua grandissima capacità musicale, suonando flauto, tastiere, sintetizzatore, percussioni, violino e vocoder, anche se in un primo momento della sua permanenza nei Kraftwerk si limitò a suonare il flauto, il violino e occasionalmente le percussioni.
A partire dal 1973, anno che ha caratterizzato la sua svolta artistica e la rivoluzione musicale di cui si fa spesso menzione, il polistrumentista ha iniziato a servirsi anche del sintetizzatore, divenuto preponderante all’interno della sua produzione artistica. In merito, in tedesco ha dichiarato quanto segue: «Ho studiato seriamente fino ad un certo livello, poi l’ho trovato noioso; ho cercato di sperimentare altre cose, ma mi sono accorto che il flauto era troppo limitato per ciò. Così ho comprato un microfono, degli altoparlanti, un’unità eco, e un sintetizzatore. Più tardi ho completamente eliminato il flauto: è una sorta di processo».
La morte di Florian Schneider a 73 anni
A seguito di diverse indiscrezioni che si sono moltiplicate nelle ultime ore del 6 maggio del 2020, è stata confermata la morte di Florian Schneider, lo storico fondatore e leader dei Kraftwerk. Il musicista e polistrumentista tedesco aveva 73 anni al momento della sua morte, le cui cause non sono state ancora precisate del tutto. Su Twitter e gli altri social sono stati tantissimi i messaggi di cordoglio, realizzati dalle più importanti personalità musicali, tra cui spicca anche Giorgio Moroder.
La band dei Kraftwerk, che ha chiarito come la morte del suo leader sia avvenuta almeno una settimana prima di quando è stata diffusa (anche per permettere la realizzazione di un funerale privato, in adesione con le norme relative al Coronavirus), ha diffuso un comunicato che segue: “Il cofondatore dei Kraftwerk Ralf Hütter ha dato la triste notizia: l’amico e socio per molti decenni Florian Schneider è morto dopo una breve battaglia contro il cancro pochi giorni dopo il suo 73esimo compleanno”
La discografia di Florian Schneider
A dimostrazione dei prodotti di grandissimo livello che sono stati realizzati da Florian Schneider, di seguito è riportata la discografia di Florian Schneider, che nella sua quasi totalità da riferimento agli album che il musicista e polistrumentista tedesco ha pubblicato con i Kraftwerk:
1970 – Kraftwerk
1971 – Kraftwerk 2
1973 – Ralf & Florian
1974 – Autobahn
1975 – Radio Aktivität
1977 – Trans-Europe Express
1978 – Die Mensch Maschine
1981 – Computerwelt
1986 – Electric Café
1991 – The Mix
2003 – Tour de France Soundtracks
2005 – Minimum-Maximum
Da solista, il musicista e polistrumentista aveva realizzato un solo album in studio, pubblicato nel 2015 a seguito dell’abbandono dei Kraftwerk, avvenuto nel 2008: si tratta di Stop Plastic Pollution, ultima testimonianza discografica del fondatore e leader dei Kraftwerk.
Come Florian Schneider ha cambiato la storia della musica con i Kraftwerk
La morte di Florian Schneider è stata così tanto tragica non soltanto perché, con la stessa, è stato perso un pezzo importante nella storia della musica, ma anche perché i Kraftwerk hanno rappresentato una vera e propria rivoluzione musicale che ha investito il mondo della musica così come le più grandi formazioni della storia. Se si volesse operare un paragone fondamentale tra due formazioni storiche che sono state in grado di rivoluzionare la storia della musica per mezzo delle loro creazioni, i Kraftwerk dovrebbero essere assolutamente equiparati ai Beatles, i quali per la prima volta hanno segnato un dominio fondamentale della musica britannica dal punto di vista del pop e del rock, oltre che del contatto continuo con un pubblico che ha sempre ammirato la band di Liverpool.
Nel caso specifico dei musicisti tedeschi, l’evoluzione artistica e musicale li ha portati ad essere in grado di superare i limiti naturali dell’elettronica e della techno, che molti potrebbero pensare come appartenente ad un unico genere musicale che ha caratterizzato i Kraftwerk. Più nello specifico, però, la formazione tedesca fondata da Florian Schneider è stata in grado di superare ogni possibile dicotomia o limite artistico, al fine di giungere verso una realizzazione musicale che ha provocato una ridefinizione artistica e musicale di grandissimo livello. La band tedesca si è sempre definita come lavoratrice della musica, non soltanto per le tantissime ore in cui ha operato in sede di registrazione, le cronache portano a pensare a più di 8 ore al giorno per registrare singoli e capolavori di grandissimo valore, ma anche per la capacità di fuoriuscire da un ottica di genere specifica, al fine di giungere verso una più matura e completa rappresentazione artistica della musica in se stessa.
Non è un caso che i Kraftwerk abbiano saputo ispirare definizioni musicali artisti di diverso calibro, come David Bowie o i Coldplay, che hanno omaggiato la formazione tedesca nella loro musica, rispettivamente con un vero e proprio brano e con la campionatura di uno dei singoli più celebri della band tedesca, Computer Love. In altre parole, dunque, Florian Schneider è stato in grado, con la band che ha fondato, di rivoluzionare irreversibilmente la storia della musica, portando la stessa ad assumere quelle connotazioni che ancora oggi osserviamo nell’ambito della musica contemporanea e che ci portano a parlare di Kraftwerk come uno degli esempi più importanti di sempre nella storia dell’arte in generale.
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