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Cibi pericolosi, quali sono
Da Redazione
Luglio 23, 2018
Quando si viaggia, una delle esperienze più emozionanti, è conoscere la cultura del posto attraverso la cucina e i piatti tipici. Alcuni cibi potrebbero provocare problemi intestinali perché sono molto pericolosi per la salute. Scopriamo subito quali sono i 12 cibi pericolosi da non mangiare mai all’estero:
- Ackee: è un frutto ricco di proprietà nutritive, ha un aspetto molto invitante e all’apparenza innocuo. Viene coltivato in Giamaica e ha un sapore dolce, ma deve essere consumato sbucciato e privo di semi, altrimenti rischiate un’intossicazione. In Giamaica l’avvelenamento da ackee è molto pericoloso ed è conosciuto anche come malattia del vomito giamaicano;
- Anacardi crudi: deliziosi e molto più salutari dei “cugini” arachidi, quelli che troviamo in commercio sono già cotti al vapore e tostati. Gli anacardi crudi causano shock anafilattico e dermatite perché contengono urusholo, una sostanza che si trova anche nell’edera velenosa;
- Assenzio: sin dall’antichità la pianta è stata considerata pericolosa per le proprietà allucinogene. Nel nostro paese il distillato di assenzio è illegale dal 1992. L’assenzio contiene anche il tujone, sostanza che causa epilessia e comportamenti violenti perché agisce sul sistema nervoso;
- Bacche di sambuco: apprezzate per le proprietà antibiotiche, le bacche di sambuco sono cibi pericolosi se ingeriti crudi. Causano vomito, diarrea e convulsioni perché hanno un effetto simile a quello del cianuro, state alla larga anche dalle foglie e dai ramoscelli, fotografate piante che non sono nocive;
- Casu marzu: non c’è bisogno di andare all’estero per trovare cibi pericolosi, l’italianissimo casu marzu infatti è made in Sardegna. Questo formaggio si prepara lasciando la forma di pecorino esposta all’aria, quando la mosca casearia si avvicina per depositare le sue uova, nascono nuove larve e si attiva il processo di fermentazione. Ci sono tanti dibattiti sulla reale pericolosità del caso marzu, tra gli effetti collaterali ci sono problemi allo stomaco e danni all’intestino;
- Cervello di scimmia: se andate in vacanza in Asia è considerato una vera e propria prelibatezza, ma il cervello di scimmia è molto pericoloso perché causa il morbo di Creutzfeldt-Jakob. La malattia neurodegerativa rara provoca la demenza e in seguito la morte;
- Echizen Kurage: i giapponesi amano il rischio, soprattutto in cucina, e questo cibo non è l’unico considerato pericoloso. La Medusa di Nomura si nutre di tonno ed è un esemplare di enormi dimensioni, direttamente proporzionali alla sua tossicità;
- Fugu: è il pesce palla, in Giappone si consuma con il miso, si può friggere, bollire e mangiare come sashimi. Il fugo è uno dei cibi pericolosi letali in assoluto, nel fegato e negli occhi c’è la tetradotossina. Questa sostanza, se ingerita, causa paralisi e morte per asfissia. Chi mangia il fugu lo fa conoscendo tutti i rischi, perché il pesce potrebbe non essere stato trattato nel modo giusto. Dal 1996 al 2006 sono morte 44 persone a causa del fugu;
- Manioca: cresce nell’America del Sud ed è simile alla patata. Nella radice di manioca (cassava) si trova la linamarina una sostanza velenosa se viene ingerita senza cottura. Nel 2005 nelle Filippine sono morti 27 bambini perché hanno consumato la manioca cruda;
- Pangio: il frutto tipico del Sud Est Asiatico è chiamato anche “frutto che nausea” perché contiene l’acido cianidrico, molto pericoloso. In barba a tutti i rischi che si corrono, il pangio si mangia lo stesso prima però viene sgusciato, bollito, e cotto in foglie di banane immerse nella cenere calda per circa un mese;
- Sannakji: è un piatto a base di polpo vivo condito con semi di sesamo tipico della Corea. È tra i cibi pericolosi perché il polpo può muovere i tentacoli e le ventose possono attaccarsi agli organi interni. Per non correre rischi si deve tagliare finemente e deve essere masticato a lungo prima di essere ingoiato. Purtroppo ogni anno in Corea muoiono almeno sei persone a causa del polpo crudo;
- Vongole al sangue: sono un cibo tipico della Cina dove vengono consumate in quantità industriali. Le Blood Clams si mangiano crude e con il loro liquido rosso all’interno (per questo il nome “vongole al sangue”, come potete immaginare il rischio è quello di contrarre virus e batteri responsabili di dissenteria, tifo e nei casi più gravi epatite.
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