Cistite: evitare la cronicità assumendo antibiotici
Da Redazione
Luglio 02, 2018
La cistite è una infiammazione delle vie urinarie che porta dolore e bruciore durante l’emissione di urina. Tali disturbi associati all’infezione vanno a gravare pesantemente sulla qualità di vita di una donna.
Cistite, bisogna curarla sin da subito
La cistite è una patologia che deve essere curata nelle fasi iniziali della sua insorgenza. Essa coinvolge le donne di tutte le età, la malattia può arrivare all’improvviso, motivo per cui le donne vanno educate alla prevenzione.
Igiene e idratazione sono al primo posto, come le minzioni che non vanno rallentate, le ritenzioni di urina causano sforzi all’interno del muscolo della vescica e ne alterano la sua contrattilità.
Per guarire bisogna ricorrere a terapie mirate onde evitare la cronicizzazione della malattia che rende la donna vulnerabile minimizzando il suo stato sociale e sessuale
Cistite: curarla con gli antibiotici, ma se siamo resistenti!?
Il problema che più coinvolge le persone in generale e che si riscontra oggi nella pratica clinica, è che se ci si sottopone a cure antibiotiche prolungate, non proprio fondamentali, si rischia di favorire lo sviluppo di batteri resistenti all’attività degli antimicrobici.
Non a caso, spesso le donne assumono un comportamento scorretto: sulla base di una loro presunta ma erronea conoscenza della malattia, tendono ad assumere un antibiotico inappropriato, senza la diagnosi e la prescrizione del medico.
“L’autoprescrizione e l’utilizzo non corretto degli antibiotici hanno sicuramente contribuito all’incapacità di alcuni antibiotici di agire nei confronti dei patogeni” ha spiegato Vincenzo Mirone, direttore della clinica urologica dell’Università Federico II di Napoli e responsabile comunicazione della Società Italiana di Urologia.
Poi aggiunge che “nei nostri reparti il problema della mancata risposta agli antibiotici sta diventando una delle nostre maggiori preoccupazioni. Di fronte a una cistite batterica, semplice o complicata, è importante il riconoscimento del germe ed è fondamentale utilizzare l’antibiotico giusto: per il tempo adeguato e a una concentrazione opportuna”.
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