Colesterolo e infarto: quello buono in realtà è cattivo
Da Redazione
Settembre 12, 2018
Colesterolo e infarto: secondo uno studio camminano paralleli e in particolar modo non bisogna addita re soltanto il grasso cattivo LDL. Una ricerca recente americana ha infatti parlato negativamente anche del colesterolo (grasso buono) HDL, che fino a poco tempo fa veniva considerato un alleato del cuore. E invece se supera determinati livelli nell’organismo potrebbe causare un infarto.
Colesterolo e infarto: tutto parte da una molecola
Il colesterolo è una molecola organica che rientra nella categoria dei lipidi steroidei . se però la quantità di dilipoproteine plasmatiche (che tra l’altro contengono colesterolo) dovesse aumentare , aumenteranno in concomitanza anche i problemi cardiovascolari: alias si potrebbe verificare l’infarto.
Il team di ricerca ha messo in evidenza Che Livelli fin troppo elevato di HDL, Superiori a 60 mg per decilitro di sangue, o anche fin troppo bassi, cioè al di sotto di 41 mg / dl, potrebbero incidere sul rischio di attacchi cardiaci o di morte a causa cardiovascolari. Invece il pericolo di infarti si riduce della metà quando ci si ritrova un equilibrio quantitativo compreso fra 41 e 56 mg / dl. Insomma, sempre meglio un valore a metà strada
Lo studio su colesterolo e infarto
La ricerca ha controllato il rapporto esistente tra i livelli di colesterolo e il rischio di infarto e arresto cardiaco. La ricerca, messa in atto dalla Emory University School of Medicine di Atlanta , negli Stati Uniti, si è basata su circa 6 mila persone cardiopatiche, con età media di 63 anni di ambedue i sessi (su un lasso di tempo di 4 anni)
Il 15 per cento delle persone, circa 800 pazienti, ha subito un attacco di cuore e morte per motivi cardiaci acuti ed irreversibili, e in tutti i casi si presentavano livelli di colesterolo Hdl molto alti.
I ricercatori hanno detto che “Oggi potrebbe essere arrivato il momento di cambiare a livello mondiale la nostra visione ed opinione del colesterolo buono “.
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