Loading...

Lettera35 Logo Lettera35
Sei Qui: Home » Coronavirus, come compilare la nuova autocertificazione?

Coronavirus, come compilare la nuova autocertificazione?

Da Redazione

Maggio 03, 2020

Coronavirus, come compilare la nuova autocertificazione?
google news

La realizzazione del nuovo Dpcm del 26 aprile del 2020 ha portato alla formulazione di una nuova autocertificazione, valida per tutti i nuovi spostamenti che verranno effettuati da parte di chi, finalmente, a partire dal 4 maggio del 2020 potrà effettuare uno spostamento. Ovviamente, gli stessi saranno regolati da una serie di fattori che sono stati ampiamente chiariti da parte del governo, il quale ha specificato cosa si potrà e cosa non si potrà fare, oltre che le condizioni che portano ad effettuare determinate azioni e spostamenti. Per quanto, in una serie di contesti, non ci sarà bisogno di utilizzare l’autocertificazione, per ogni tipo di spostamento (all’interno dello stesso comune o di comuni differenti) sarà fondamentale avere con sé il modulo che certifichi la ragione dello spostamento, in modo da essere completamente salvaguardati per un eventuale controllo da parte delle forze dell’ordine.

Dove trovare la nuova autocertificazione per uscire dal 4 maggio del 2020?

Il primo interrogativo necessario da prendere in considerazione nell’ambito della possibilità  di uscire è quello di utilizzare la nuova autocertificazione che servirà per tutte le uscite, all’interno dello stesso comune o di comuni differenti, a partire dal 4 maggio del 2020. Negli ultimi giorni si sono moltiplicati tutti quegli articoli che portano alla visione di modelli di autocertificazione e di possibili modelli che possono essere stampati per, poi, essere compilati e sottoposti alle forze dell’ordine qualora ce ne sia effettivamente bisogno. In realtà, il governo ha rilasciato il modello ufficiale per la nuova autocertificazione, che sarà valida a partire dal 4 maggio del 2020, sul sito del Viminale e solo il 3 maggio del 2020.

Bisogna recarsi sul sito dello stesso per scaricare il modello della autocertificazione, il cui download sarà poi salvato all’interno del proprio dispositivo, che sia esso un computer o uno smartphone, per poi essere stampato successivamente e, infine, compilato. Tuttavia, se non si vuol far riferimento direttamente al sito del Viminale, si può fare riferimento a tutti quei prodotti, articoli e altre piattaforme che mettono a disposizione l’autocertificazione stessa, attraverso il suo modello rinnovato e pubblicato per la prima volta nel 3 maggio del 2020. Bisogna altresì chiarire che, se non si ha la possibilità di stampare una nuova autocertificazione o se, allo stesso tempo, non c’è l’effettivo tempo per utilizzarne una prima di viaggiare per un altro comune o per spostamenti all’interno dello stesso comune di appartenenza, non ci saranno problemi, come chiarito dallo stesso esecutivo.

In effetti, ci si potrà servire ancora del vecchio modello della autocertificazione, barrando la casella corrispondente alla necessità che porta al proprio spostamento. In effetti, il modello della nuova semplifica le varie categorie di spostamento che possono avvenire da parte di una singola persona, eliminando tutte quelle diciture che riguardano gli spostamenti all’interno dello stesso comune e dei comuni differenti. Da parte delle forze dell’ordine, ovviamente, ci sarà la classica comprensione che porta, di fronte a soggetti muniti di mascherina e di tutte le misure di sicurezza necessarie, a fornire direttamente un modello di autocertificazione qualora non se ne abbia a disposizione uno.

Come compilare la nuova autocertificazione?

A questo punto, si può prendere in considerazione l’interrogativo che porta a capire come compilare la nuova autocertificazione, che avverrà attraverso una autodichiarazione dei propri dati, ai sensi degli articoli 46 e 47, come specificato dallo stesso documento. Innanzitutto si deve provvedere con l’inserimento dei propri dati personali, come nome, cognome, data di nascita, paese di nascita e di residenza, indirizzo di nascita e di residenza, provincia di nascita e di residenza. Quando il documento fa riferimento al mezzo per l’identificazione bisognerà utilizzare il tipo di documento che sarà eventualmente mostrato alle forze dell’ordine, come carta d’identità, patente o passaporto, e il corrispettivo numero di identificazione, oltre che l’organo competente da cui è stato rilasciato, la data di rilascio e tutte le altre informazioni utili.

È fondamentale indicare la via da cui ha inizio lo spostamento e la via della destinazione dello stesso. Nel caso in cui lo spostamento avvenga tra regioni differenti bisognerà indicare anche la regione di partenza e la regione di arrivo, con i determinati presidenti e governatori di regione, in modo da specificare anche di essere a conoscenza delle ordinanze e delle ulteriori limitazioni che sono state disposte dai provvedimenti dei singoli presidenti. Infine, nello spazio dedicato al motivo dello spostamento che porta a ritrovarsi in un nuovo comune o all’interno del proprio, bisognerà indicare se lo spostamento è determinato da comprovate esigenze lavorative, da assoluta urgenza, da situazione di necessità o da motivi di salute.

In questo caso è fondamentale specificare che cosa significano le diverse caselle, in modo da evitare ogni dubbio in merito. Non c’è nessun problema nel capire effettivamente cosa si intenda per comprovate esigenze lavorative e motivi di salute, dettati da una situazione di quotidianità che potrebbe portare a spostarsi per lavorare o per visitare un ospedale, un centro medico o una clinica. Tra i motivi di salute va inserito anche quello che porta a recarsi da un proprio parente o da una persona vicina che vive in una situazione di difficoltà sanitaria. Quanto all’assoluta urgenza, questa viene spesso presa in considerazione per gli spostamenti prolungati, che riguardano una dinamica di spostamento all’interno di una regione differente o di un comune differente, purché lo spostamento avvenga per una dimostrabile urgenza assoluto. Se c’è bisogno di spostarsi per vedere un proprio affetto stabile o un congiunto, è opportuno barrare la casella che indica la situazione di necessità. La stessa è stata pensata nel modo più generico possibile, in modo da specificare successivamente, nello spazio sottostante, qual è la necessità stessa, in modo da includere tutte le possibili. Infine, bisognerà indicare la data e l’ora del controllo, oltre che la propria firma, ma solo se si verrà fermati da un operatore di polizia per un controllo di routine.

Redazione Avatar

Redazione