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Coronavirus possibile ricaduta? In Giappone una donna colpita per la seconda volta

Da Redazione

Febbraio 27, 2020

Coronavirus possibile ricaduta? In Giappone una donna colpita per la seconda volta
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Non una, ma due volte. Si può parlare di sfortuna, o forse di predisposizione. Quel che è certo è che finora non si era registrato un caso ufficiale di questo tipo, ma adesso sì. Sono ormai più che diffuse le notizie che parlano del nuovo virus diffuso a livello mondiale. Le domande relative all’argomento erano e restano tante, ed una spiccava tra le altre. Coronavirus, è possibile una ricaduta? La risposta è positiva, ed ora ne abbiamo la prova.

Si supponeva infatti che il virus si potesse contrarre due volte, sviluppandosi sullo stesso modello delle influenze stagionali (con conseguente polmonite). Non esiste una vera cura, né tanto meno un vaccino. Ed una volta superato lo stato influenzale, il virus può essere contratto nuovamente anche a pochi giorni di distanza. Dipende dalle circostanze, dalle condizioni di salute e difese immunitarie in quel momento, dai luoghi frequentati. Questo lo schema relativo alla comune influenza, che ora è “ufficialmente” reale anche per il Coronavirus.

CORONAVIRUS, POSSIBILE RICADUTA? IL CASO IN GIAPPONE

A certificare questa possibilità, le vicende accadute in questi giorni ad una donna giapponese. Che rappresenta il primo caso attestato di ricaduta. Non si parla infatti di “seconda contrazione” o di persona “ammalata due volte”, ma di ricaduta. L’immunità non è quindi garantita, anzi, ma niente al momento è certo: gli studiosi si stanno basando per l’appunto, come spiegato, sulle caratteristiche dei virus più simili al COVID-19.

La persona in questione, colpita nuovamente dal virus, è una donna giapponese. Guida turistica, 40 anni compiuti, è residente ad Osaka. Si tratta certamente del primo caso di secondo risultato positivo al tampone all’interno dei confini nipponici. In un primo momento, la donna era stata ricoverata per aver contratto il Coronavirus lo scorso 29 gennaio; dopo pochi giorni, precisamente il 1° febbraio, era stata dimessa e, durante il classico periodo di isolamento successivo alle dimissioni, il suo test si era negativizzato il 6 febbraio. Adesso, il ritorno e la nuova positività.

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