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Cosa cercano i bambini online? Una ricerca lo chiarisce

Da Redazione

Luglio 09, 2018

Cosa cercano i bambini online? Una ricerca lo chiarisce
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Un test effettuato da Kaspersky Lab ha cercato di chiarire cosa cercano i bambini online. I risultati hanno mostrato un quadro non troppo complesso di ricerche da parte dei bambini, che essenzialmente ricercano online video, social media e traduzioni. La ricerca è avvenuta tenendo conto di dati ricavati dai sistemi di “parental control”; ad essere analizzate sono state le ricerche – in modo anonimo – di bambini da 6 a 14 che parlano le 10 lingue più popolari al mondo. Se le ricerche specifiche non sono più di tanto una novità, quelle per categoria mostrano invece un quadro più sorprendente.

Cosa cercano i bambini online? I dati dela ricerca di Kaspersky Lab

Sapere cosa cercano i bambini online è l’obiettivo di ogni genitore, che vorrebbe tenere sotto controllo l’attività del proprio figlio. A chiarirlo, però, statisticamente è stata una ricerca effettuata da Kaspersky Lab. Il test è stato effettuato in misura anonima su un campione di bambini abbastanza ampio. Pur non essendo la prima volta in cui viene effettuato tale test, è bene chiarirne le modalità: ad essere esaminati sono bambini dai 6 ai 14 anni, le cui ricerche sono ricavate dai sistemi di “parental control” su cui agiscono.

Il test ha mostrato che la ricerca principale da parte dei bambini è quella di video e audio (tra Youtube, servizi di streaming, film o contenuti di blogger) al 17% delle ricerche totali. Seguono, al 14%, i siti di traduzione e, al 10%, quelli di social media.

Le categorie di ricerca più gettonate

Se le ricerche specifiche mostrano un quadro non troppo sorprendente di ricerca (essenzialmente lo stesso degli altri anni) i risultati delle altre categorie di ricerca sono meno prevedibili. Le modalità del test sono le medesime, con un periodo di 12 mesi preso in considerazione. Al primo posto, addirittura al 60%, spicca la ricerca di social media, servizi di messaggistica e email.

Al secondo posto, invece, trovano spazio i software audio e video, cercati al 22% dagli utenti. Al terzo posto il risultato non era certamente atteso: al 6%, infatti, sono state cercate informazioni riguardanti droghe e tabacco. Quest’ultimo risultato non si era verificato negli anni scorsi.

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