Cucciolo di tigre: tentano di spedirlo con un pacco postale
Da Redazione
Febbraio 10, 2018
Un cucciolo di tigre in Messico, stando alle parole riportate dalle autorità locali, negli scorsi giorni è stato ritrovato sedato e chiuso all’interno di un pacco postale, per essere spedito.
Non si conoscono ovviamente i colpevoli ma il cucciolo è stato identificato servendosi dell’olfatto dei cani in dotazione alla polizia.
Cucciolo di tigre abbandonato
L’aneddoto è successo nella città di New Tlaquepaque, vicino la stazione centrale degli autobus della località. Un team di poliziotti federali stava facendo dei controlli di routine sulle spedizioni postali che stanno per questo svincolo trafficato, alla ricerca di sostanze non lecite e transazioni sospette.
Dalle prime ricostruzioni, i cani poliziotto si sono avvicinati al contenitore con un certo nervosismo.
E nell’aprire la confezione all’interno hanno rinvenuto un cucciolo di tigre del Bengala, ben sedato affinché potesse passare inosservato durante la spedizione. Attualmente, i mittenti/colpevoli dell’insolito “regalo” non sono stati identificati, ma pare che la consegna fosse destinata a un indirizzo di Querentano, altra località del Messico.
Tigre: le condizioni di salute
Il felino è stato dato alle cure dei veterinari, anche perché le sue condizioni fisiche non erano ottimali, presentava disidratazione, ma tutto sommato in buone condizioni di salute.
Dopo il primo soccorso il cucciolo è stato dato al Wildlife Rescue Directorate di Tlajomulco de Zuniga, per poter essere rimesso in forze e lentamente reinserito tra i suoi simili. Sebbene non si conoscono i particolari, il dubbio è che il piccolo possa avere appena due mesi di vita.
Secondo gli investigatori, avere una tigre non è illegale in Messico, a patto che si abbia in dotazione una speciale autorizzazione rilasciata dalle autorità. E, a quanto pare, per il cucciolo in questione c’è questo certificato, ma le modalità di trasporto non sono sicuramente idonee. Per questo la polizia sta cercando di scoprire chi siano i responsabili, i quali potrebbero dover rispondere di maltrattamento di animali.
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