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Niguarda, primo trapianto di cuore artificiale effettuato in Italia con telemonitoraggio

Da Redazione

Febbraio 28, 2018

Niguarda, primo trapianto di cuore artificiale effettuato in Italia con telemonitoraggio
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Trapianto di cuore artificiale? Sì, si può, e c’è stato in Italia attraverso nuove tecnologie.E’ lungo intorno ai 5 centimetri, con un calibro di 1,2. Quasi interamente fatto con lega di titanio e acciaio, ha un peso di soli 100 grammi rispetto ai 300 ‘canonici’.

Il nuovo cuore artificiale è miniaturizzato, ultra leggero e dotato di telemonitoraggio hi-tech, ed è stato impiantato per la prima volta in Italia all’ospedale Niguarda di Milano su un paziente di 61 anni che, aveva una cattiva funzionalità del ventricolo sinistro, convivevendo con uno scompenso cardiaco ormai cronico in seguito ad un infarto.

Cuore artificale la nuova tecnologia comme funziona

I medici in gergo tecnico lo hanno definito Vad, dispositivo di assistenza ventricolare, e il ‘cuore metallico’ e funziona pressappoco così: come una miniturbina che supporta il cuore vero nella spinta del flusso sanguigno dal ventricolo sinistro verso l’aorta. Il nuovo modello che ha debuttato al Niguarda è tecnologicamente avanzato.

Il primo esemplare di questo tipo impiantato in Italia mentre in Europa si segnalano 15 precedenti” dicono dall’ospedale. Esso permette infatti un telemonitoraggio dei parametri, a cui possono accedere i medici 24 ore su 24, anche grazie a un sistema automatico di alert telefonico: se si riscontra un’anomalia, il device da solo è in grado di chiamare in ospedale per darne avvertimento.

Cuore artificiale, le parole del primario

Claudio Russo, direttore della Cardiochirurgia sostiene che “Questo tipo di modello, è dotato di un sensore doppler che misura in maniera costante la portata sanguigna, contrariamente ad altri modelli nei quali il dato del flusso viene calcolato come derivata da altri parametri. Il dispositivo può arrivare a pompare fino a 10 litri di sangue al minuto e la misurazione diretta di questo parametro consente un monitoraggio da remoto più fine e tempestivo”

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