Diritto di copyright: cosa succederà davvero?

Il prossimo 12 settembre la Plenaria del Parlamento Europeo si esprimerà in merito alla direttiva sul diritto di copyright. La quale, tra le altre cose, limiterebbe l’accesso e la condivisione degli articoli di giornale sul web.

Diritto di copyright: la norma europea in cosa consiste

La direttiva dovrebbe infatti prevedere che le piattaforme virtuali i siti o i social versino un compenso agli editori per l’uso la citazione o la condivisione dei loro pezzi. Le attività di pubblicazione o anche condivisione dunque saranno motivo di versamento di un contributo a colui il quale redige l’articolo, anche se su questo versante qua non si sa ancora quanto sia l’importo o in che modalità vada versato.

Diritto di copyright: tutta questione economica

La direttiva nasce in una visuale economica che però viene largamente criticata. L’ambito dell’editoria che oggi è tutto sul cartaceo, sta affondando a causa delle tecnologie digitali. Questo ha portato ad un calo delle vendita dei giornali e dell libri fino al punto di spingere gli stessi editori a crearsi un loro portale virtuale. In tal modo i guadagni sono stati relegati al mondo del web.

C’è poi da dire che gli articoli circolano apertamente su internet e possono essere letti e condivisi non soltanto sul sito dell’editore. Il dito in questo caso viene semplicemente puntato verso Google il quella con la sua pagina di raccolta news (Google news per intenderci) è il solo beneficiario dei guadagni in termine di visibilità. Per dirla in termini semplici: un clic ottenuto da Google News verso un qualche sito si notizie, andrà a migliorare solamente l’introito di Big G mentre per il sito dell’editore non si parla manco a peso d’oro di entrate.

Ovviamente questo meccanismo vale per altri motori di ricerca e non solo per Google, ma è vero anche che come al solito sotto l’occhio del ciclone sappiamo chi ci finisce.