Dopo Trump e Biden, documenti top secret anche a casa di Mike Pence
Da Redazione
Gennaio 25, 2023
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti continua la sua ricerca di documenti riservati nelle abitazioni private di ex presidenti e vicepresidenti: dopo Trump e Biden, è il turno di Mike Pence.
Dopo Trump e Biden, documenti top secret anche a casa di Mike Pence
Lo scandalo relativo ai documenti segreti negli Stati Uniti continua ad estendersi e a coinvolgere sempre più persone: dopo che sono stati rinvenuti documenti top secret nelle abitazioni private dell’ex presidente Donald Trump e dell’attuale presidente Joe Biden, adesso è il turno di Mike Pence.
Mike Pence è stato vicepresidente dell’amministrazione Trump, e solo lo scorso agosto aveva risposto “Non che io sappia” alla domanda di un giornalista della Associated Press sulla possibilità che egli avesse portato con sé della documentazione riservata.
Dopo che documenti top secret del governo statunitense sono effettivamente stati rinvenuti a casa di Mike Pence, il legale dell’ex vicepresidente, Greg Jacob, ribadisce che Pence “non era a conoscenza dell’esistenza di documenti sensibili o riservati nella sua residenza personale” e “comprende l’importanza di proteggere le informazioni sensibili e riservate ed è pronto e disposto a collaborare pienamente con gli Archivi Nazionali e con qualsiasi indagine appropriata”.
Mike Pence e il suo avvocato insistono quindi sull’inconsapevolezza del numero due di Donald Trump relativamente alla presenza di documentazione riservata nella sua abitazione privata. Il legale Jacob afferma inoltre di aver informato in prima persona gli Archivi Nazionali sul rinvenimento dei documenti, che sarebbero circa una dozzina. Secondo l’avvocato queste carte sarebbero state “inavvertitamente inscatolate e trasportate nella casa personale dell’ex vicepresidente alla fine dell’ultima amministrazione”.
Tanto che Mike Pence avrebbe accordato all’FBI il permesso di entrare in casa sua e cercare eventuali documenti senza alcun problema, garantendo la sua massima collaborazione.
La legge degli Stati Uniti sul possesso non autorizzato di documenti riservati
I documenti rinvenuti nell’abitazione di Mike Pence risalgono a quando il repubblicano era vicepresidente di Donald Trump, così come i documenti trovati nelle case di Trump e Biden risalgono rispettivamente al mandato di presidente del primo e alla vicepresidenza sotto Barack Obama del secondo.
Le tre persone coinvolte non possono tuttavia aver dimenticato che: “Durante un periodo di transizione presidenziale, i registri di ogni amministrazione dovrebbero essere consegnati alla custodia legale degli U.S. National Archives. È illegale rimuovere o trattenere consapevolmente o intenzionalmente materiale classificato. La mancata corretta conservazione e sicurezza dei materiali classificati comporta rischi per la sicurezza nazionale se dovesse cadere nelle mani sbagliate”.
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