Elettrodi da esami clinici, tatuarli e poi lavarli via
Da Redazione
Marzo 20, 2018
Elettrodi da esami clinici, di quelli comunemente utilizzati per esami come l’elettromiografia e l’elettrocardiografia, sono cambiati completamente in aspetto e consistenza. Essi potranno essere applicati sulla pelle come tatuaggi biodegradabili da mettere su ogni parte del corpo, anche il volto, e che si possono lavar via con acqua e sapone.
Elettrodi da esami clinici me tatuaggi
I nuovi elettrodi si presenteranno come sensori sempre più sottili e leggeri, in cui connessioni e interconnessioni esterne sono inserite direttamente nel tatuaggio, che permette la crescita di peli e capelli.
Siamo davanti ad una soluzione innovativa voluta da un gruppo di ricercatori del centro IIT di Pontedera, con il gruppo di ricerca dell’Università degli Studi di Milano e alla Scuola Superiore S.Anna di Pisa.
I nuovi elettrodi sono flessibili, in grado di aderire alla pelle rispettando le sue rugosità e realizzabili nella forma che meglio si uniforma al corpo dove devono essere applicati. Sono quindi sensori asciutti, che non richiedono l’applicazione di gel, e che riescono a trasmettere il segnale elettrico per 3 giorni.
Elettrodi da esami clinici, la novità della epidermal electronic
Francesco Greco alla guida del tem di ricerca e ora all’University of Technology di Graz(Austria) ha spiegato che «Il campo della cosiddetta “epidermal electronics”, ossia i dispositivi elettronici da indossare a diretto contatto con la pelle, é un campo di ricerca in fortissima espansione. I nostri elettrodi a tatuaggio, grazie alla scelta dei materiali e al processo di stampa usato, rappresentano uno sviluppo interessante anche perché low-cost e facili da applicare e utilizzare»
Varie aziende biomedicali europee stanno mostrando il loro interesse e per questo si sta attualmente lavorando con loro per trasformare questi tattoos in dei veri e propri prodotti, disponibili sul mercato.
L’ obiettivo per il futuro è continuare a fare ricerca per ottenere elettrodi tatuabili wireless con transistor integrati, «per avere recezione e amplificazione del segnale nello stesso dispositivo».
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