Emergenza a Gallipoli, un turista romano distrugge un’ambulanza del 118
Da Redazione
Luglio 09, 2018
Un’ambulanza con degli operatori sanitari vengono chiamati per dare soccorso a un turista romano in vacanza a Gallipoli. Sono le 4.30 del mattino e nulla faceva pensare ai soccorritori che quell’intervento sarebbe finito in un modo del tutto particolare ed imprevisto.
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Ricostruzione dei fatti
Nella zona della Città Bella a Praja di Gallipoli un romano di 31 anni, in compagnia di una ragazza di 26, anch’essa romana, vengono allontanati da una discoteca. Secondo una ricostruzione dei fatti, all’interno del locale la coppia stava creando dei problemi. Ma secondo i due ragazzi, i buttafuori avrebbero usato delle maniere brusche per allontanali dal locale, tant’è che i giovani chiamano dei soccorsi, che giungono sul luogo. Sono le 4:30 del mattino.
Ambulanza distrutta
Non appena all’interno dell’ambulanza, per motivi ancora da chiarire, si pensa ad uno stato psicofisico alterato, l’uomo va in escandescenza. Pugni agli operatori che rimangono contusi e attrezzatura dell’ambulanza come cardiomonitor, defibrillatore, barella, vetro del vano sanitario, vengono danneggiate. Secondo la ricostruzione, la ragazza si sarebbe avvicinata successivamente e non avrebbe partecipato all’aggressione.
Due romani arrestati a Gallipoli
Due operatori rimangono contusi e la furia dell’uomo è stata sedata dal personale di una Gazzella dei Carabinieri in servizio notturno nella zona della riviera di Gallipoli. I due romani, sono stati portati in caserma per accertamenti, mentre gli operatori contusi sono stati trasferiti al pronto soccorso del Sacro Cuore Gesù. Nella struttura sanitaria ai due soccorritori sono state riscontrate delle fratture multiple guaribili in 7 e 10 giorni. I Carabinieri, diretti dal capitano Francesco Battaglia, hanno nelle mattinate deferito l’uomo di origini romane alla Procura di Lecce, per il danneggiamento provocato dei macchinari all’interno dell’ambulanza. Per quanto riguarda invece le lesioni, non si è provveduto d’ufficio, poiché la prognosi di guarigione è inferiore ai 21 giorni per entrambi gli operatori sanitari, che stanno valutando in queste ore se sporgere formale denuncia.
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