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Facebook: crollo stratosferico in Borsa, brutta sorte nel mese di marzo

Da Redazione

Marzo 28, 2018

Facebook: crollo stratosferico in Borsa, brutta sorte nel mese di marzo
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Facebook ha avuto uno stratosferico calo in Borsa con una riduzione del 22% in solo otto giorni.
In seguito al nuovo crollo di ieri, con un calo del 4,9%, le azioni Facebook hanno avuto il peggior mese borsistico da quasi cinque anni. Le azioni dunque subiscono influenza per ogni perchè: e a proposito di azioni, scopri i dettagli sul trading online.

Facebook, crollo nel mese di marzo, complice lo scandalo Cambridge

Complice lo scandalo dei Cambridge Analytica, in appena otto giorni di contrattazioni i titoli sono scesi di quasi un quarto del loro valore (-22%), sbaragliando oltre 100 miliardi di dollari di capitalizzazione. Eppure gli analisti finanziari internazionali continuano ad affermare: comprate. A mani basse.

Pare che su dieci analisti, nove continuano a dare consigli di acquistare Facebook, anzi lo definiscono proprio un acquisto di gran lunga più conveniente di Apple, Microsoft o Google (Alphabet).

E per quel che concerne lo scandalo Cambridge Analytica, l’ondata di sdegno di massa e la corsa a eliminare il proprio account da parte di vip come Elon Musk cosa ne pensano gli investitori?

Praticamente nulla: nelle grandi banche d’investimento mondiali sono tutti completamente concordi ad assumere una linea di azione “buy” (comprare), “overweight” (sovrapesare), “outperform” (sovraperformerà il mercato) e “buy the dip”.

Nel lungo periodo quindi il social di Menlo Park resta salvo, almeno così riflettono gli esperti, o meglio di più grave accadrà rispetto a quanto già accaduto negli eccessi del mercato.

Come spiega Ken Sena di Wells Fargo, di sicuro ci saranno sanzioni ma forse rimarrà stabile lo scenario con impatti legali o di business delle dimensioni di oltre 100 miliardi di dollari per un social che ha chiuso gli ultimi tre mesi con un utile operativo in aumento del 61% a 7,35 miliardi di dollari.

Facebook: è possibile uno spiraglio di ripresa?

Angelo Meda, responsabile azionario di Banor Sim ha spiegato che «Crediamo che Facebook rappresenti una buona opportunità di acquisto su un orizzonte temporale di medio-lungo periodo: il titolo presenta ottime prospettive, basti pensare alla crescita inarrestabile degli investimenti pubblicitari sui social e sul digitale in generale, un trend che non vede rallentamento».

In generale si tenta sempre di catalizzare le paure sui mercati, anzi pare che a gennaio ci sia stata la contesa nucleare in Corea del Nord, a febbraio il timore del rialzo dei tassi della Fed, a inizio marzo la possibile guerra sui dazi e adesso appunto Facebook. Insomma i mercati sono labili e influenzabili e ben presto si tornerà a premiare la crescita dell’azienda.

E in merito allo scandalo Cambridge, il prezzo obiettivo di Facebook muta quindi la più grande quota di oltre 220 dollari, almeno così dice il largo consenso degli analisti finanziari specializzati nel seguire la società di Zuckerberg.

Rispetto ai prezzi attuali c’è comunque più del 45%, il miglior affare questo tra i grandi del digitale americano, che comunque tutto all’improvviso si sono trasformati in un affare .

Se infatti si calcola la differenza tra il prezzo attuale e il prezzo obiettivo del consensus di analisti, oltre a Facebook che traina il gruppo (+45%) ci sono ottime prospettive anche per Google (+27,6%), Microsoft (+17%), Apple (+14,1%) e Amazon (+13,6%).

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