Facebook, quasi la metà dei giovani ha cancellato l’app
Da Redazione
Settembre 07, 2018
Gli scandali che hanno colpito Facebook negli ultimi mesi hanno certamente avuto le loro conseguenze negative. Prima Cambridge Analitica, poi il coinvolgimento di diverse società e – ancora – il possibile accordo con diversi istituti bancari per poter accedere ai conti privati degli utenti. Tutto ciò ha portato a un allontanamento progressivo degli utenti dal social network e, negli Stati Uniti, quasi la metà dei giovani (il 42% circa) ha deciso di abbandonare temporaneamente il social network. Di questi, addirittura il 26% ha ammesso di aver cancellato l’applicazione: sono le basi per un declino costante di Facebook, che per anni ha dominato il mercato social?
Quanto gli scandali incidono sull’abbandono di Facebook?
Negli ultimi mesi gli scandali che hanno coinvolto Mark Zuckemberg e il team di Facebook sono tantissimi. Mentre la concorrenza, rappresentata – a dire il vero – sempre da un possesso dello stesso Zuckemberg, si rafforza, Facebook perde tantissimo in termini di iscritti, guadagni e utenti.
Gli scandali hanno certamente inciso: la paura di non avere la propria privacy al sicuro è il leitmotiv di un abbandono sempre più costante da parte di quelli che prima erano i fedelissimi del social network. Cambridge Analitica, accordo con banche e società, accesso ai dati riservati e scelta accurata di notizie per influenzare un acquisto o un opinione. Tutto ciò ha sicuramente stancato gli utenti, che decidono sempre più di abbandonare il social network.
App di Facebook cancellata soprattutto tra i giovani
In un’indagine compiuta tra maggio e giugno, subito dopo la scoperta dello scandalo di Cambridge Analatica, è emerso un dato particolarmente negativo per Facebook. Quasi la metà dei giovani statunitensi, infatti, ha deciso di prendersi una pausa dal celebre social network. In totale la percentuale è del 42%, mentre il 26% dei giovani ha addirittura cancellato l’applicazione del proprio smartphone.
Dall’indagine è emerso anche altro: sono soprattutto i giovani a rinunciare a quest’applicazione; andando avanti con le fasce di età, infatti, le percentuali sono scese fino al 12% degli over 65.
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