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Fair Play Finanziario, all’Inter servono 40 milioni di plusvalenze: ecco il piano

Da Redazione

Maggio 26, 2018

Fair Play Finanziario, all’Inter servono 40 milioni di plusvalenze: ecco il piano
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Il dibattuto tema del FPF (Fair Play Finanziario) che ha causato non pochi problemi alle squadre italiane – Inter, Roma e Milan – in questi ultimi anni, torna a farsi sentire prepotentemente per la società milanese, che deve ottenere 40 milioni dalle plusvalenze prima della chiusura del seguente anno di bilancio, che ci sarà il 30 giugno 2018. La UEFA, che da qualche anno mette in seria difficoltà l’Inter, ha imposto paletti molto restrittivi per la società che devono, necessariamente, essere rispettati per non incorrere in ulteriori difficoltà. 40 milioni è il saldo positivo che l’Inter dovrà ottenere: intanto, i due nomi blasonati di Cancelo e Rafinha non potranno essere riscattati (il loro riscatto scade il 31 maggio) per non pesare sul bilancio, e il d.s. Ausilio si sta già muovendo per arrivare alla cifra stabilita.

Fair Play Finanziario, da dove arriveranno i 40 milioni?

E’ ben chiaro che i soldi da mettere a bilancio non sono i reali guadagni nè le reali spese. C’è tutto un sistema di ammortamenti e plusvalenze che porta la società interista a dover far bene i calcoli per rispettare quei paletti che sono stati imposti dalla UEFA. In primo luogo, tutto il ricavato del prossimo anno di bilancio è stato anticipato a quest’anno, per cercare di arginare le percentuali negative (il prossimo anno sarà fatto praticamente lo stesso). In secondo luogo, accordi e sponsor frutteranno all’Inter, entro il 30 giugno, un buon ricavato per poter rientrare entro i limiti stabiliti, che portano la società a dover effettuare plusvalenze pari a 40 milioni.

I primi 5 milioni di derivano dalla vendita di Kondogbia al Valencia, che ha esercitato il diritto di riscatto: sono soltanto il primo passo di un grande lavoro da portare a termine dal d.s. Ausilio. Anche Nagatomo, che sarà acquistato dal Galatasaray, frutterà alle casse nerazzurre un buon guadagno: 3 sono i milioni che limiteranno ancor più il gap con la UEFA. Inoltre, è importante la questione che riguarda i prodotti del vivaio nerazzurro: tanti sono i nomi che potrebbero contribuire a colmare quella lacuna che al momento è fin troppo ampia. Puscas, ad esempio, che quest’anno ha fatto bene nelle poche prestazioni al Benevento, piace sia a Bologna che a Cagliari, e l’Inter potrebbe utilizzarlo per arrivare ai due nomi di Barella e Verdi. Milioni arriveranno anche dalla primavera: Pinamonti e Emmers sono oggetto di altrui desideri, sia all’estero che in Italia, mentre per Manaj e Longo, dovrebbe ancora concretizzarsi la pista spagnola, in particolar modo per il primo che verrà acquistato dal Granada (e forse girato in prestito al Parma) dopo il prestito di quest’anno. Vanheusden, infine, dopo l’avventura allo Standard Liegi, potrebbe rimanere in zona, attraverso un prestito all’Oostende.

Fair Play Finaziario, le eventuali mosse di mercato

Dopo l’acquisto di Lautaro Martinez, giovane argentino di talento, che è costato alle casse nerazzurre 20 milioni (che, chiaramente, non entreranno nel bilancio di quest’anno, ma a partire dal prossimo) la società cerca di muoversi lo stesso sul mercato per offrire dei nomi importanti, dal momento che l’Inter si è qualificata per la prossima Champions League. Innanzitutto, occorre ribadire perchè non potranno essere esercitati i riscatti di Cancelo e Rafinha: i due hanno un riscatto che si aggira intorno ai 35/38 milioni per il primo, 40 per il secondo. Il motivo per cui questi riscatti non potranno essere esercitati è proprio il bilancio di quest’anno, che se vede – in questo momento – una plusvalenza di soli 5 milioni (ottenuta dalla cessione di Kondogbia), andrebbe in negativo con i due ammortamenti del terzino portoghese e del fantasista brasiliano, che solo in questo bilancio costerebbero 16 milioni.

Altri nomi che animeranno il mercato estivo interista sono quelli a centrocampo: l’idea è quella di riportare Nainggolan, centrocampista belga attualmente in forza alla Roma, presso la corte di Spalletti, rafforzando fisicamente il centrocampo dell’Inter. Anche Barella, del Cagliari, può essere una valida soluzione qualora non si dovesse arrivare al primo. Per l’attacco, invece, si pensa a Politano del Sassuolo, che si è distinto per una buona stagione (soprattutto la seconda parte) con gli emiliani. Insomma, le mosse fanno pensare a quello che si può definire “usato sicuro”: tutti giocatori già ben conosciuti e visti, senza tentare scommesse estere che potrebbero rivelarsi flop.

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