Fattura elettronica obbligatoria dal 1 gennaio 2019, come funziona
Da Redazione
Settembre 20, 2018
La fatturazione elettronica entra in vigore il prossimo anno, e sostituirà il cartaceo che ha un costo di stampa e non è una soluzione ecologica, inoltre richiede spazio per l’archiviazione. Con il sistema elettronico è possibile emettere la fattura e conservarla senza troppi problemi.
Dubbi sulla fattura elettronica
La e-fattura apporterà dei cambiamenti nei rapporti tra soggetti con partita IVA e pubbliche amministrazioni. Il nuovo sistema si propone come rivoluzionario ma sono molti i dubbi. La fattura elettronica o e-fattura è un documento obbligatorio a partire dal 1° gennaio 2019 e dovrà essere utilizzata anche dai soggetti sprovvisti di partita IVA, con le dovute eccezioni. Chi rientra nel regime dei minimi o in quello forfettario non è obbligato ad emettere la fattura elettronica ma può scegliere tra questo formato e quello cartaceo. Inoltre la e-fattura non si può emettere ad un soggetto (singolo o azienda) che non ha la residenza in Italia. Lo stato concede la facoltà di emissione e non costringe all’abbandono del supporto cartaceo. Il risparmio di carta e i problemi di archiviazione dunque non verranno risolti anche perché è sempre possibile chiedere una copia cartacea della fattura elettronica.
Conservazione fatture elettroniche
Per l’emissione e la conservazione delle fatture elettroniche è possibile delegare un professionista, questo procedimento può avvenire online inoltrando una richiesta all’Agenzia delle Entrate oppure presentandosi presso l’Ufficio Territoriale. L’Agenzia delle Entrate inoltre offre gratuitamente il servizio “Fatture e corrispettivi” facilmente consultabile. I tempi per l’emissione delle fatture, le registrazioni e i versamenti IVA restano sempre gli stessi. Entro 5 giorni dall’emissione della fattura elettronica, il sistema può anche invitare un messaggio di “scarto” e l’utente deve procedere con una nuova operazione entro 5 giorni.
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