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Gasolio mal raffinato danneggia auto nel Salento

Da Redazione

Gennaio 05, 2018

Gasolio mal raffinato danneggia auto nel Salento
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Il Salento si tinge di “verde” per un vero e proprio scandalo che ha riguardato una partita di gasolio mal raffinato che ha causato diversi danni a centinaia di auto nel Salento.

Il tutto era cominciato già  prima di Natale, alcune settimane fa, ma dato  che gli automobilisti danneggiati aumentano, la Procura ha deciso di aprire un’inchiesta.

Già  lo scorso mercoledì, Giovanni d’Agata, presidente dello sportello dei diritti, aveva dato l’allarme depositando un esposto presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce al fine di denunciare l’episodio.

Gasolio mal raffinato nella provincia di Lecce

Lo scandalo ha riguardato quasi tutta la provincia di Lecce, ma anche alcune zone di Taranto e di Brindisi, dove molte auto hanno subito danni al motore e agli iniettori, a causa del gasolio mal raffinato.

La reazione della società Eni

Viene ora spontaneo domandarsi  quale sia stata la reazione dell’Eni all’indomani di una denuncia a suo carico.

Anzi la società, in una nota ha dichiarato che il gasolio spedito dalla raffineria di Taranto è conforme a tutti i requisiti di qualità previsti, per cui l’azienda ritiene che le anomalie vadano addebitate e imputate alla raffineria.

Queste le parole di Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei Diritti, che ha mosso la denuncia contro l’Eni “Si tratta di un caso estremamente raro che merita le opportune verifiche da parte delle autorità competenti, anche perché sinora non è stata resa nota alcuna nota ufficiale in merito da parte della società che è responsabile della raffineria tarantina che avrebbe causato le problematiche in questione. Ovviamente la nostra associazione sta raccogliendo le segnalazioni in merito, al fine di poter procedere con tutte le opportune azioni a tutela degli automobilisti danneggiati affinché si vedano completamente risarciti dai pregiudizi subiti per il prodotto difettoso distribuito alle pompe“.

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