Gerusalemme, attentato fuori una sinagoga: sette vittime
Da Redazione
Gennaio 28, 2023
Nel quartiere ebraico di Neve Yaakov, un attentatore palestinese ha aperto il fuoco fuori ad una sinagoga uccidendo sette persone e ferendone molte altre.
Gerusalemme, attentato fuori una sinagoga: sette vittime
A Gerusalemme Est, nel quartiere ebraico di Neve Yaakov, sono morte in un attentato sette persone, molte altre sono state ferite. Secondo le autorità israeliane, l’attentatore ha aperto il fuoco fuori ad una sinagoga, per poi tentare la fuga e raggiungere una zona abitata da arabi.
La polizia di Israele ha raggiunto l’attentatore in fuga, che ha sparato anche agli agenti prima di essere ucciso a sua volta. Trattasi di un palestinese di 21 anni, che non era noto ai servizi di sicurezza, e che si è poi scoperto essere il nipote di un operaio palestinese ucciso da un colono israeliano nel 1998, lo scrive la stampa palestinese.
Secondo le ricostruzioni delle forze dell’ordine israeliane, sul luogo dell’attentato sono stati dispiegate decine di agenti per ristabilire l’ordine, mentre le ambulanze e i soccorritori assistevano i feriti. Israele riporta che cinque persone sono morte sul posto.
Le forze di polizia israeliane sono ora alla ricerca di possibili fiancheggiatori dell’attentatore, i cui genitori sono già stati arrestati, come riporta la stampa ebraica.
Il primo ministro Benjamin Netanyahu si è recato sul luogo dell’attacco e ha dichiarato che metterà in atto “un’azione immediata che inizierà questa notte”, quale sia questa azione non è stato tuttavia rivelato.
Reazioni da Gaza e dal resto del mondo
La sparatoria nei pressi di una sinagoga di Gerusalemme Est ha causato reazioni contrastanti. Da un lato a Gaza, il movimento islamista Hamas ha rivendicato con esultanza le sette morti, dichiarando agli altoparlanti che si tratta di una “vendetta per i morti di Jenin”, i nove palestinesi uccisi in Cisgiordania dall’esercito israeliano solo un paio di giorni fa; anche la Jihad islamica ha parlato di “operazione eroica”.
Gli Stati Uniti, da parte loro, condannano l’“orribile” attacco, lo scrive il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Vedant Patel. Le Nazioni Unite, invece, si dicono “profondamente preoccupate” per l’escalation di violenza: un portavoce del Segretario generale Guterres invita entrambe le parti al “il massimo autocontrollo”.
Per quanto riguarda l’Italia, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, condanna su Twitter l’attentato, definendolo “ancora più orrendo nel giorno in cui commemoriamo la Shoah”.
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