Gli Ogm invadono tutti gli alimenti
Da Redazione
Dicembre 18, 2017
Forse non tutti sanno che ogni alimento portato sulle tavole degli italiani comporta la presenza di Ogm nel piatto, per questo Natale ivi sono compresi i panettoni e i formaggi morbidi, duri, grattugiati, i prosciutti ma anche salmoni,anguille e i capitoni di allevamento.
La normativa italiana sugli Ogm
La normativa italiana vieta la coltivazione degli organismi geneticamente modificati ma non la loro importazione. Dunque per la produzione di un alimento contenente Ogm, il composto geneticamente modificato va indicato nell’etichetta, ma vendere magari della soia con il 90% Ogm non comporta conseguenze. O ancora cresce un animale da allevamento dandogli da mangiare mangime modificato geneticamente non scatena reazioni. Il paradosso è evidente.
A questo punto si può affermare che la biodiversità è a rischio in quanto le mtuazioni transgeniche occupano grandi superfici e fanno parte di sistemi di monocoltura intensiva che distruggono altre colture e ecosistemi.E per la Coldiretti «in l’Italia gli organismi geneticamente modificati in agricoltura non pongono solo problemi di sicurezza ambientale, ma perseguono un modello di sviluppo che è il grande alleato dell’omologazione e il grande nemico del Made in Italy», sostiene il presidente Roberto Moncalvo.
Bolzano vieta gli Ogm
L’unica provincia italiana che vieta, con una legge del 2001, anche i mangimi geneticamente modificati è quella di Bolzano. Annemarie Kaser, direttrice della Federazione delle Latterie dell’Alto Adige sostiene che « è difficile trovare mangimi no Ogm, la provincia li ha cercati ovunque, e attualmente tutta la città ne è esente. Se la vacca mangia Ogm, non si scappa: te lo ritrovi nel latte». Poi aggiunge «Il processo di controllo è più caro, ma i consumatori sono soddisfatti. Alla gente piacciono le garanzie».
Un caso unico in Italia. Si effettuano i dovuti controlli dopo i quali vengono dati alle ditte i certificati che dimostrano l’assenza di mangimi Ogm. Con le tecniche della biologia molecolare è possibile captare le modifiche nei mangimi, tranne che nel latte. Ma i consumatori premiano l’innovazione trentina.
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