In sedia a rotelle per aver mangiato pollo, la storia shock di Amy/Foto
Da Redazione
Agosto 25, 2017
Una ragazza di 29 anni durante una vacanza in Ungheria è stata vittima di una allergia alimentare alle arachidi o noccioline americane: caso rarissimo al mondo, purtroppo iniettare adrenalina non è bastato
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Addentare un pollo può costare caro, la storia di Amy
Amy May Shead, una donna inglese di 29 anni come ce ne sono tante, piena di amici e di interessi e appassionata del suo lavoro, producer del programma Good Morning Britain, molto seguito nel Regno Unito sulla ITV. Il 14 aprile 2014 però la vita di Amy cambia completamente e radicalmente: durante un viaggio a Budapest, in Ungheria, in compagnia di quattro amiche. Era un week-end di vacanza, di svago spensierato, ma Amy non si è fatta cogliere impreparata. Sapendo di soffrire di una severa allergia alle arachidi, porta con sé la siringa dosata con adrenalina, in caso di autoiniezione per contrastare lo shock anafilattico. In un ristorante, la ragazza ordina il pollo, chiedendo se contiene le famigerate noccioline americane. In un morso, la vita di Amy è cambiata a causa di una allergia alimentare.
Allergia alimentare alle arachidi, l’adrenalina non basta per lo shock anafilattico
Tragedia in un ristorante di Budapest: basta un morso al pollo, evidentemente contaminato con noccioline americane, probabilmente all’insaputa del personale del locale, per far andare la ragazza in choc anafilattico. Il cuore di Amy si ferma, l’arresto cardiaco dura sei minuti, nonostante le due punture di adrenalina che le amiche le devono praticare, visto che la producer era priva di conoscenza. Sei lunghi minuti in cui non arriva ossigeno al cervello, per questo oggi la ragazza è in sedia a rotelle e non può parlare. Fa pochi movimenti con braccia, gambe e bocca, ma non è più autonoma. L’inglese, quell’aprile 2014, è poi stata portata all’ospedale Peterfy di Budapest, in cui le è stato indotto il coma farmacologico per ridurre il danno cerebrale. Per tre settimane è rimasta immobile e i medici, per lei, non nutrivano speranze di sopravvivenza. Poi, è stata trasferita al St. Thomas’Hospital di Londra e al Royal Hospital di Putney, sempre nella capitale inglese, per fare la riabilitazione.
Nessun risarcimento per Amy nonostante il pollo alle arachidi
Il ristorante non ha pagato nessun risarcimento, nonostante il pollo che hanno servito ad Amy l’ha mandata in sedia a rotelle e la richiesta dei legali della famiglia della ragazza, perché la condizione di Amy è stata ritenuta cronica, quindi non rientra in nessun tipo di assicurazione medica. Ma questa tragedia ha permesso la nascita del sito The Amy May Trust, per raccogliere donazioni e aiutarla nella riabilitazione, oltre a diffondere consapevolezza sui rischi di shock anafilattico da allergia alimentare, in questo caso alle noccioline americane o arachidi. Ed ecco com’è Amy May Shead oggi:
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