Infezione da SEU, morta una bambina a Bari
Da Redazione
Agosto 25, 2017
Aveva 2 anni la bimba ricoverata per sindrome emolitica-uremica, morta dopo 24 ore di ricovero presso l’ospedale pediatrico Giovanni XXIII: cos’è la SEU, sintomi e cure
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Morte per SEU, 5 i casi di infezione a Bari
Aveva solamente 2 anni ed è morta in ospedale a causa della Sindrome Emolitico-Uremica, dopo 24 ore dal ricovero. È accaduto a Bari, dove le vittime di infezione da SEU salgono a cinque, dopo l’ultimo caso della piccola turista francese di 18 mesi in vacanza con la famiglia in una masseria di Copertino (Lecce). La bambina di Corato, in provincia di Bari, era stata ricoverata nel reparto di terapia intensiva presso l’Ospedale pediatrico Giovanni XXIII per l’infezione trasmessa dai batteri presenti nel latte non pastorizzato. Nonostante la dialisi e intervento dei medici, per la piccola paziente non c’è stato nulla da fare.
Bambina morta a Bari per SEU, scatta l’allarme latte crudo infetto
Ed è allarme sull’origine dell’infezione: è stata attivata la segnalazione all’Osservatorio epidemiologico regionale che, tramite Asl e Arpa, stanno indirizzando i controlli nei confronti di prodotti alimentari come carni, frutta, verdura e prodotti lattiero caseari, soprattutto il latte crudo. Medici, pediatri e strutture sanitarie sono in massima allerta per individuare i possibili segni della malattia nei loro pazienti, per intervenire con cure tempestive ed evitare altre morti. Questo è il secondo decesso per Seu in poco meno di tre mesi: la prima vittima è stata una bimba di 15 mesi di Altamura, la quale aveva mangiato del gelato artigianale.
La Sindrome Emolitico-Uremica: sintomi, cure e prevenzione
La sindrome emolitico-uremica, conosciuta in medicina con l’acronimo SEU, è una malattia acuta rara causata da un’infezione che causa insufficienza renale, specialmente ai neonati e ai bambini. Nella maggioranza dei casi, si tratta di una complicazione di una infezione intestinale di ceppo batterico, provocata appunto dai batteri di Escherichia Coli. Gli agenti patogeni producono una tossina molto potente e pericolosa, chiamata vero-citotossina oVT, oppure una Shiga-tossina detta Stx. La tossina viene trasmessa principalmente per via alimentare, ma anche attraverso il contatto con animali infetti o un ambiente contaminato, o se si entra in contatto con saliva o feci di persone infette. I primi sintomi della SEU sono individuabili quasi subito: diarrea, vomito, dolore addominale intenso e sonnolenza. Non appare febbre, e nei rari casi non supera i 38 gradi. Inoltre, si uniscono altre complicazioni, come anemia emolitica, trombocitopenia e insufficienza renale. L’intervento deve essere immediato, in quanto se il paziente non viene sottoposto a dialisi o è un bambino, il decorso della patologia può essere fatale. Dopo la sonnolenza, il paziente ha attimi di confusione e stordimento, può soffrire di strabismo per poi avere le convulsioni che lo porteranno al coma e alla morte. E’ bene quindi recarsi subito al Pronto Soccorso qualora si sia bevuto latte crudo, quindi non pastorizzato, frutta e verdura non lavata, o se non ci si è lavati le mani dopo qualche visita ad allevamenti di ovini, caprini e bovini.
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