Infezioni ospedaliere, in Italia un vero e proprio allarme
Da Redazione
Luglio 03, 2018
La sanità italiana? Precaria, molto ma molto precaria. A dimostrazione di ciò vi è l’ Allarme partito in merito alle infezioni ospedaliere in Italia. Pare che ci siano circa 7 mila morti all’anno, si può parlare di una vera e propria epidemia allarmante.
Questo perché si verifica una vergognosa decontaminazione non attuata in modo corretto (secondo il protocollo) e l’uso eccessivo di antibiotici finisce con il provocare il doppio della vittime registrate in incidenti stradali.
Infezioni ospedaliere, morti a più non posso in Italia
In Italia le infezioni ospedaliere finiscono con il provocare ben settemila morti ogni anno, il doppio dei decessi che invece si registrano a causa di incidenti stradali.
Questo è stato l’allarme lanciato dagli esperti, che hanno individuato tra i motivi principali sia la decontaminazione non corretta sia l’uso fin troppo smoderato di antibiotici. Il record di infezioni in seguiti ad un intervento chirurgico è della Valle d’Aosta, con 500 casi ogni 100mila dimessi, mentre la Regione più virtuosa è l’Abruzzo, con 70 casi.
Infezioni ospedaliere, i dati del rapporto pubblicato
Stando al contenuto del rapporto che è stato presentato al forum nazionale promosso dal Centro Studi Mediterranea Europa a Napoli, all’interno degli ospedali i numeri di infetti sono da capogiro.
Pare infatti che si registrino circa 50 mila casi di infezioni che vengono provocate per il 22% dall’Escherichia Coli, per il 12,5% dallo Staphylococcus Aureus e per il 9% dal Klebsiella Pneumoniae.
Dati a dir poco vergognosi. E i reparti in cui è più facile essere contagiati e infettati sono Terapia Intensiva (20,60% dei casi), Medicina (15,33%) e Chirurgia (14,20%).
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