Insetti a tavola, cosa ci aspetta???
Da Redazione
Gennaio 27, 2018
La nuova frontiera alimentare prevede qualcosa che a sol pensiero si resta scettici e forse anche un po’ disgustati. Di recente infatti non si parla d’altro: presto avremo gli insetti a tavola.
L’interesse per il cibo a base di insetti è cominciato alcuni anni fa quando la Fao, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, ha cominciato a propagandare il programma “Edible insects” per educare le persone a mangiare insetti, anche perché la popolazione mondiale aumenta e la terra rischia di divenire improduttiva.
Mangiare insetti: anche in Italia si può
Per quanto riguarda l’ Italia, che si sa, è fedele alle tradizioni culinarie, bisognerà aspettare un po’ di tempo prima di ritrovarsi gli insetti a tavola.
Nonostante all’inizio di quest’anno sia entrato in vigore il Regolamento (UE) 2015/2283 sui nuovi alimenti che includono anche gli insetti, non è stata ancora fissata una data precisa per cominciare la vendita di questo novel food.
Per dar vita a tutto l’iter necessario, occorre del tempo e quindi non è del tutto imminente il momento in cui nel nostro Paese spopolerà la vendita degli animaletti che non tutti sopportano (nemmeno alla vista).
Al via le autorizzazioni per il novel food
A chiarire la cosa è stata una circolare della DGISAN dove si sottolinea che l’autorizzazione di un novel food va richiesta alla Commissione Europea, che a sua volta dà l’incarico all’Efsa di eseguire una valutazione, e in base ai dati ricavati decide se rilasciare o meno l’autorizzazione.
Antonia Ricci dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Delle Venezie ha spiegato che “Nello specifico per gli insetti è prevista una procedura semplificata, che richiede comunque alcuni mesi; infatti gli interessati dovranno accompagnare la richiesta con numerosi dati sulla sicurezza per il consumo e dimostrare che si tratta di prodotti che fanno parte delle tradizioni culinarie in altre regioni del mondo.”
In Italia dunque non è ancora possibile allevare grilli, bachi, formiche e cavallette ai fini della produzione alimentare, eccezion fatta per alcune realtà a scopo sperimentale. prima di ritrovarsi gli insetti a tavola gli italiani dovranno aspettare, anche perché non esistono ancora delle linee guida e dei regolamenti che spieghino le modalità di allevamento e di produzione.
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