Islanda, parità di salario tra uomo e donna diventa legge
Da Redazione
Gennaio 02, 2018
L’Islanda diventa il primo paese nel mondo a trasformare in legge obbligatoria la parità di stipendio tra uomo e donna. Così le aziende e gli uffici pubblici con più di 25 impiegati dovranno cominciare a stipendiare le dipendenti come i dipendenti, pena l’ammenda.
L’Islanda e le parità
L’Islanda ha deciso di uniformarsi alla parità tra uomo e donne. Sono ormai anni che lo stato lavora per raggiungere la piena parità di genere, obiettivo fondamentale di cui ha parlato Dagny Osk Aradottir Pind, figura appartenente al direttivo dell’associazione islandese per i diritti delle donne.
L’intento principale è quello di raggiungere la massima partecipazione alla crescita economica, anche nei risultati accademici, nell’ambito della salute e nella totale aspettativa di vita e partecipazione alla politica. Tutto questo rende il Paese molto all’avanguardia se si pensa già all’Italia, dove il divario tra uomini e donne pone in una classifica il Paese all’82esimo posto
L’Islanda al passo coi tempi
L’Islanda è poi pure tra i primi Paesi che nel 2000 introdusse un sistema di congedo parentale di nove mesi condiviso tra padre e madre. Ogni genitore ha tre mesi di congedo e, se uno dei due preferisce non utilizzarli, i tre mesi vengono persi e non vengono trasferiti all’altro genitore. In più i due genitori possono decidere chi usa i restanti tre mesi: in questo modo né il padre né la madre sono costretti a mancare a lavoro per più di sei mesi. In questo periodo essi ricevono pure circa l’80% del loro salario. Un metodo questo molto efficiente che non penalizza le donne che decidono di avere figli.
E questo grande passo in avanti con la legge sulla parità dei salari, ha avuto il supporto della maggioranza di centro destra e dell’opposizione. Poi manco a farlo apposta in Islanda il 50 per cento dei componenti del Parlamento è fatto di donne.
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