La dieta del cervello, ecco come imparare a mangiar sano
Da Redazione
Agosto 25, 2018
Dalla mente parte ogni nostro stimolo, quello motorio, quello sessuale, e pare anche quello del palato. E proprio partendo dal collegamento del cervello con lo stomaco, l’esperta di nutrizione Lisa Mosconi scrive il libro. “Nutrire il cervello”, in cui spiega come mantenere viva la propria cognizione attraverso il buon (e sano) cibo.
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Dieta del cervello: ogni cibo ha il suo perché
“Così come per dimagrire o per fare triathlon bisogna adottare un regime alimentare adeguato, se vogliamo conservare e migliorare le nostre facoltà cognitive dobbiamo fare attenzione a ciò che mettiamo nel piatto”. Questo è il punto di partenza della Dottoressa Lisa Mosconi, la quale ha fatto lavorare e studiare sul progetto tutte le nuove menti affinché potessero essere individuati tutti quegli alimenti in grado di stimolare le facoltà cognitive del nostro cervello. In questo modo non solo sapremo prevenire l’invecchiamento, ma saranno garantite tutte le piene facoltà mentali per la vita.
Nel libro, la scienziata spiega il modo in cui tra tute le reazioni negative sul nostro corpo dettate da una cattiva alimentazione, il cervello sia quello che ha la peggio. Questo vuol dire soltanto una cosa: il nostro cervello è proprio il sinonimo di quello che mangiamo. E da lui dipende la sete di acqua, la voglia di salmone cioccolato, o l’odio per le uova, e l’amore per la pasta. Questo è ciò che dice la scienza: il 25 per cento di tutti i casi di demenza si possono prevenire con l’apporto quotidiano di vitamine del gruppo B. La stessa cosa vale per malattie come l’ictus e le malattie vascolari.
Quali cibo aiutano il nostro cervello
L’olio d’oliva ha nella teoria della Mosconi un posto davvero speciale. Un vero olio EVO (extravergine di oliva) si presenta con una venatura amarognola quasi pungente, e sembra assurdo ma grazie a ciò riesce ad essere considerato come l’ “olio più sano del mondo” anche perché in fatto di contenuto di antiossidanti ne ha da vendere.
Questo infatti è un olio contenente i grassi monoinsaturi che fanno bene al cuore, e grazie pure ai composti fenolici è un alleato per tenere libere le arterie. Che dire poi del contenuto anche di vitamina E, un altro beneficio antiossidante dell’olio. Stando ad alcuni studi clinici l’assunzione quotidiana di olio extra vergine d’oliva aiuta a proteggersi dalla perdita delle facoltà cognitive.
Altra menzione doverosa è stata sulla dieta mediterranea. Stando a qualche ricerca, è uno dei regimi alimentari più salutari in grado di dare a chi lo segue dei benefici giorno dopo giorno per instaurare un vero e proprio stile di vita migliore. Grazie ad un esperimento eseguito su 10mila donne è stato stabilito che coloro che seguono ogni giorno la dieta mediterranea durante la mezza età, hanno molte più possibilità di andare oltre i settant’anni in salute e senza i disturbi cronici o la perdita di lucidità cognitiva, al contrario di chi invece aveva un regime alimentare diverso.
La dieta del cervello: mangiare tutto ma nella giuste porzioni
Per tutti coloro che pensano di non essere in grado di seguire la dieta mediterranea, non serve altro che tenere davanti agli occhi alcuni dei requisiti fondamentali (che hanno fatto della dieta mediterranea patrimonio dell’UNESCO): tre porzioni di cereali integrali, seguiti da un’insalata e da un piatto di verdura al giorno, e accompagnati a un bicchiere di vino fanno bene al cuore, alla linea e alla mente. Discorso similare vale per l’assunzione di legumi che vanno mangiati a giorni alterni. Carne bianca e frutti di bosco un paio di volte nella settimana e il pesce una sola volta. E per coloro che hanno bisogno di depurare l’organismo, accanto alla dieta andranno bene anche tisane o prodotti naturali depurativi come quelli che si trovano online. Per maggiori informazioni clicca QUI
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