La sonnolenza aumenta i rischi di Alzheimer. Questi i campanelli d’allarme
Da Redazione
Settembre 10, 2018
Una nuova ricerca svela come la sonnolenza diurna sia una delle possibilità di soffrire in futuro di Alzheimer. La scoperta del disturbo del sonno associata alla patologia è italiana.
I DISTURBI DEL SONNO SONO CAMPANELLI D’ALLARME
L’italiano Luigi Ferrucci, dello statunitense National Istitute on Aging, insieme alla sua équipe, ha pubblicato una nuova ricerca sulla rivista Sleep. Lo studio ha dimostrato come ci sia una netta correlazione tra il riposo diurno con l’Alzheimer.
Secondo il ricercatore, chi ha bisogno di riposare durante le ore del giorno ha molte possibilità, in futuro di soffrire di Alzheimer. Lo studio è stato effettuato su 123 volontari e si è visto, nel corso di 16 anni, che i pazienti con sonnolenza diurna erano più inclini ad avere valori più alti, caratterizzanti dell’Alzheimer.
La malattia vede la presenza della proteina nociva beta-amiloide, che si accumula nel cervello. Proprio chi aveva più disturbi del sonno o esigenza di riposarsi durante le ore del giorno aveva un quantitativo più elevato rispetto a chi non aveva particolari esigenze di dormire e riposare.
GLI ESAMI EFFETTUATI PER CONTROLLARE L’ALZHEIMER
Le opzioni vagliate dai ricercatori sono state due. Nel primo caso si è pensato che proprio gli accumuli della proteina tossica nel cervello causano la sonnolenza diurna e la seconda ipotesi è proprio quella che sia proprio il disturbo del sonno che fa aumentare la beta-amiloide.
Il responsabile della ricerca, Adam Spira, è molto propositivo rispetto alla nuova ricerca, in quanto potrebbe essere preso come un campanello d’allarme per poter trattare in tempo i primi sintomi dell’Alzheimer. Lo studioso, infatti, sostiene che si potrebbe, grazie a PET e screen periodici, trattare prima i pazienti che presentano la forte sonnolenza diurna e giocare d’anticipo sulla malattia.
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