Levi’s, azienda sostituisce operai con robot laser
Da Redazione
Febbraio 28, 2018
Dal 2020 l’azienda di abbigliamento Levi’s, nota in particolare per il tessuto denim, non avrà più gli operai ad occuparsi della fase finale in cui i jeans venivano scoloriti, rifiniti e strappati, ma saranno sostituiti con dei robot.
L’obiettivo è la riduzione dei costi, dei tempi e dei composti chimici usati nella fattura dei jeans, eliminando allo stesso tempo il lavoro più faticoso per gli operai, esposti alle sostanze più dannose.
Levi’s, robot sostituiscono operai ma non ci saranno licenziamenti
Levi Strauss ci ha tenuto a sottolineare che per ora non sono previsti tagli al personale, il quale sarà ridistribuito in altri settori anche perché nell’ultimo periodo ha vissuto un aumento delle vendite che, spera, cresceranno anche grazie a questa nuova misura.
Levi Strauss, che nacque ben 135 anni fa, deve stare al passo con la concorrenza di catene di fast fashion come H&M, che propongono svariati modelli in poco tempo a costi minimi.
Levi’s, un passo avanti nel campo della moda
Con il nuovo metodo, Levi Strauss andrà a sveltire il processo di design, e dalla fase di idea a quella di realizzazione il tempo d’attesa sarà di qualche giorno e non più di mesi.
Il laser abbrevierà anche i tempi di lavorazione e il numero di passaggi fondamentali per la produzione passerà da 18-20 a 3. Anche perché attualmente lo sbiancamento a mano con spugna e carta vetrata richiede troppo tempo: col nuovo metodo per terminare un paio di jeans occorrono 90 secondi, a fronte invece di un’ora richiesta adesso per produrne solo due o tre.
Al momento i laser sono usati in un laboratorio in Nevada: gli stilisti, che lavorano a San Francisco, inviano i disegni dei modelli attraverso la posta elettronica e in poco tempo vengono fabbricati nel centro e inviati nei negozi o ai clienti. In futuro gli stessi clienti avranno la chance disegnare il loro modello in un negozio o dal loro smartphone.
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