Licenziata maestra, faceva scrivere squola agli alunni
Da Redazione
Febbraio 01, 2018
Scriveva scuola con la lettera q ed era solita fare degli strafalcioni grammaticali imperdonabili per una maestra delle scuole elementari. La docente insegnava a Santa Maria di Sala e dopo le proteste dei genitori è stata licenziata.
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Sciaquone o sciacquone?
È uno dei dubbi che abbiamo sempre avuto da piccoli a scuola e le nostre maestre ci insegnavano a scrivere in maniera corretta questa e altre parole difficili. Una maestra di Santa Maria di Sala, in provincia di Venezia, ha creato caos e confusione nella mente dei suoi piccoli alunni. La docente scriveva squola e toglieva anche le doppie dove servivano. Nel 2015 il caso è finito anche sulle pagine dei giornali nazionali e oggi La Nuova Venezia riporta l’epilogo. La maestra è stata licenziata.
Respinto il ricorso
La preside della scuola veneziana aveva licenziato la maestra per incapacità didattica, e l’insegnante aveva presentato non uno, ma due ricorsi al giudice del lavoro. Purtroppo li ha persi entrambi e il suo nome è stato cancellato dalla lista delle graduatorie degli insegnanti. Inoltre non potrà essere destinata ad altre mansioni così come chiesto dalla donna. I fatti si sono verificati nella scuola elementare Papa Sarto di Veternigo. Alla maestra erano state assegnate le classi prime, ma con il tempo i genitori hanno visto che sui quaderni dei figli c’erano degli orrori grammaticali. Quaderni alla mano hanno denunciato tutto alla preside e hanno deciso di tenere a casa i figli visto che a squola non imparavano bene.
Vacanze forzate
Per otto giorni gli alunni non si sono presentati e anche i bambini delle altre classi, insieme ai genitori, hanno protestato per un’ora, per solidarietà. Dopo la segnalazione della dirigente per la docente era scattata l’ispezione ma non era la prima volta. Nel 2011 insegnava in un’altra scuola primaria e anche in quel caso la Preside aveva deciso di entrare in classe per controllare. C’è da aggiungere che la maestra aveva ricevuto un provvedimento disciplinare perché aveva fatto uscire da scuola un’alunna senza l’autorizzazione dei genitori ed era stata sospesa. Tutti speravano nel suo licenziamento ma al ritorno in cattedra la situazione è degenerata, tanto da chiedere l’intervento dei carabinieri.
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