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L’importanza di effettuare la revisione della caldaia con una cadenza fissa

Da Redazione

Marzo 04, 2020

L’importanza di effettuare la revisione della caldaia con una cadenza fissa
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Prestare la massima attenzione a ogni impianto di riscaldamento è fondamentale, sia nelle case di proprietà che all’interno dei condomini. Specialmente durante la stagione invernale, infatti, se dovesse insorgere un qualsiasi malfunzionamento alla caldaia, ecco che sarebbero guai seri. Di conseguenza, prevenire è sempre meglio che curare la manutenzione, in modo particolare, quella ordinaria assume un ruolo fondamentale nel buon funzionamento dell’impianto.

La revisione della caldaia

Si tratta di un’operazione che deve essere svolta in maniera obbligatoria, secondo quella che è la periodicità prevista sul libretto della caldaia, che si ottiene nello stesso momento in cui viene acquistato e installato l’impianto. Spesso, però, si è portati a pensare che la manutenzione della caldaia debba essere effettuata ogni anno, come fanno credere le ditte specializzate.

In realtà, non è affatto così. Stando al Decreto del Presidente della Repubblica 74 del 2013, che regola la normativa di riferimento in questo settore, il funzionamento degli impianti di riscaldamento non deve essere oggetto di un controllo annuale.

È chiaro che, poi, se la caldaia dovesse avere dei malfunzionamenti, è necessario provvedere subito a chiamare un tecnico specializzato nell’assistenza caldaie Firenze e in tante altre città italiane. Di solito, la tendenza è quella di chiamare un operaio della ditta che ha provveduto ad effettuare l’installazione della caldaia, ma in ogni caso è sufficiente che si tratti di un tecnico specializzato e abilitato.

È chiaro che un simile intervento ha un costo che può comunque farsi sentire alla fine del mese, dal momento che la spesa per la revisione della caldaia è compresa tra 80 e 100 euro. Qualora si vivesse in un appartamento in affitto, è necessario considerare come tali spese spettano all’affittuario o, comunque, vengono concordate in sede di stipulazione del contratto con il proprietario di casa.

La manutenzione ordinaria della caldaia prevede una verifica su tutte quelle che sono le componenti principali dell’impianto stesso, ovvero quelle che sono più sollecitate dall’utilizzo quotidiano e, quindi, che rischiano con maggiore facilità il deterioramento. Il riferimento è inevitabilmente alla camera di combustione, così come alla guarnizione di tenuta, senza dimenticare pure i ventilatori e i vari elettrodi.

Durante la manutenzione ordinaria della caldaia, è importante accertarsi che il tecnico specializzato provveda anche ad eseguire una pulizia generale dell’impianto stesso. Ad ogni modo, si tratta di un controllo che deve essere svolto con una certa periodicità, anche se la legge nulla indica in merito ad una cadenza obbligatoria per quanto riguarda la manutenzione ordinaria.

Sia l’affittuario che il proprietario di casa, ad ogni modo, non devono dimenticarsi di svolgerla con una certa periodicità. In caso contrario, infatti, il pericolo principale che si corre è quello di portare la caldaia ad un malfunzionamento che può andare ad intaccare anche il benessere stesso delle persone che vivono all’interno dell’abitazione.

Quindi, le dispersioni possono rappresentare un danno non solo per l’ambiente, ma anche per la salute di chi vive nella casa, senza dimenticare come l’aggravio è pure economico, visto che in caso di malfunzionamento della caldaia i costi in bolletta aumentano notevolmente.

I compiti del tecnico specializzato

La legge, ad ogni modo, prevede soltanto che la manutenzione ordinaria vada svolta a regola d’arte e da una ditta abilitata. Inoltre, il tecnico dovrà svolgere anche il controllo di efficienza energetica, riportando i vari dati direttamente sul libretto della caldaia stessa.

Proprio il libretto della caldaia è fondamentale sia per capire ogni quanto prevedere la manutenzione ordinaria dell’impianto, ma anche per l’annotazione di tutti i vari interventi che sono stati effettuati. Il compito, come detto, è di competenza del manutentore, che dovrà provvedere all’inserimento dei dati una volta finito il controllo generale.

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