M5S a sostegno della 194: governo non deve modificare norme vigenti
Da Redazione
Gennaio 25, 2023
Arriva l’OK della Camera sull’ordine del giorno del Movimento 5 Stelle: il governo non potrà attuare modifiche che eliminano o limitano il diritto all’aborto.
M5S a sostegno della 194: governo non deve modificare norme vigenti
L’ordine del giorno alla Camera dei Deputati, presentato dalla parlamentare pentastellata Stefania Ascari, riguardava la proposta di legge sull’istituzione della Commissione parlamentare di inchiesta sui femminicidi.
Il testo proposto in Parlamento dal Movimento 5 Stelle è stato modificato durante la seduta per giungere ad un accordo e ottenerne l’approvazione. Il risultato è che il governo dovrà “astenersi dall’intraprendere iniziative di carattere anche normativo volte a eliminare o limitare il sistema di tutele garantito dalla legge 194”.
La legge 194 tutela l’aborto, e la sua difesa è un punto comune dell’opposizione: la proposta del M5S è stata infatti sostenuta da tutte le opposizioni ed è infine stata approvata quasi all’unanimità dalla Camera, con 257 voti favorevoli, nessun voto contrario e tre astenuti.
Governo inizialmente contrario cambia opinione riflettendo sul significato politico della scelta
Inizialmente, il governo aveva dato voto contrario alla proposta di legge del Movimento 5 Stelle. Tuttavia, l’intervento di alcuni esponenti di minoranza hanno ribaltato la situazione. A parlare è stato innanzitutto Nicola Fratoianni, seguito da Roberto Giachetti, i due hanno convinto il capogruppo di Fratelli d’Italia, Tommaso Foti, a chiedere una sospensione della seduta dell’Aula di 10 minuti al fine di riflettere.
Quando la seduta è stata ripresa, il governo ha deciso di sostenere la proposta di legge, apportando le modifiche necessarie per giungere ad un accordo tra maggioranza e opposizioni. Sembra che Giachetti abbia portato il governo a riflettere sul significato politico dell’opposizione all’ordine del giorno del M5S, e di un voto contrario dell’aula sulla tutela del diritto ad abortire.
Andrea Ostellari, il sottosegretario alla Giustizia, comunque annunciato la conditio sine qua non del voto favorevole della maggioranza, ovvero la riformulazione della proposta di legge: “Chiedo riformulazione: la Camera impegna il governo ad astenersi dall’intraprendere iniziative volte ad eliminare o limitare il sistema di tutele previste dalla legge 194“.
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