Manovra finanziaria 2023: cambiano reddito di cittadinanza e assegno unico
Da Redazione
Novembre 22, 2022
Con l’approvazione della nuova legge di bilancio per l’anno finanziario 2023, il Governo Meloni rivede reddito di cittadinanza e assegno unico per le famiglie con figli a carico.
Ecco cosa cambia con l’applicazione della manovra finanziaria approvata dal Consiglio dei Ministri il 21 novembre.
Verso addio al reddito di cittadinanza
Previsto inoltre un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. In mancanza, decade il beneficio del reddito, il quale non sarà più percepito anche nel caso in cui si rifiuti la prima offerta di lavoro congrua.
Dal 1° gennaio 2024, invece, il reddito di cittadinanza sarà abolito e sostituito da una nuova riforma.
I risparmi derivanti dal taglio del reddito di cittadinanza serviranno proprio a finanziare un apposito fondo da cui attingere in futuro per la nuova riforma complessiva finalizzata a contrastare la povertà.
Sebbene non sia imminente l’addio alla misura di sostegno sociale firmata Movimento 5 Stelle, il disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri prevede una modifica radicale del sussidio.
L’opposizione, in modo particolare il partito guidato dall’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, contrasta con determinazione la decisione del Governo Meloni, che tuttavia sembra decisa a non retrocedere, sostenendo che con i miliardi stanziati fino ad ora per finanziare il reddito di cittadinanza si possa fare altro.
Assegno unico alle famiglie con figli a carico
L’assegno unico alle famiglie con figli a carico è in vigore da marzo 2022 ma con l’approvazione della nuova legge di bilancio si prepara a cambiare, in particolare andando a premiare le famiglie più numerose (dai 3 figli in su).
L’assegno unico è un sostegno economico destinato ai nuclei familiari per ogni figlio a carico, fino al compimento dei 21 anni (senza limiti di età per figli disabili). L’importo cambia in base al reddito della famiglia: attualmente sono previsti fino a 175 euro per chi ha un Isee fino a 15 mila euro. Per le famiglie con redditi più alti la quota si riduce fino a un minimo di 50 euro.
Per il 2023 l’assegno unico sarà maggiorato del 50% per il primo anno di vita del bambino, e di un ulteriore 50% per le famiglie composte da 3 o più figli.
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