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Morsa da banco, ecco come orientarsi nella scelta

Da Redazione

Febbraio 29, 2020

Morsa da banco, ecco come orientarsi nella scelta
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Quando si parla di morsa da banco, si fa riferimento ad un attrezzo che viene realizzato in acciaio e che si caratterizza per essere composto da due parti differenti, una mobile (che viene chiamata ganascia) e l’altra fissa. La componente mobile ha la particolarità di scorrere attraverso delle rotaie che sono aperte all’interno della parte fissa.

La sezione delle rotaie, nella maggior parte dei casi, ha una forma tipicamente a V, e risulta convessa nel corpo mobile e concava, invece, all’interno del corpo fisso. Interessante notare come ci siano delle morse che presentano rotaie con una forma tipicamente a coda di rondine.

Questo attrezzo meccanico viene utilizzato per il serraggio e per trattenere dei pezzi che sono in fase di lavorazione. Nella maggior parte dei casi, si tratta di componenti che hanno bisogno di ricevere delle lavorazioni specifiche, come ad esempio saldatura, filettatura, montaggio, segatura, fresatura e, spesso, anche incollaggio. Le migliori morse da banco si possono ormai trovare facilmente anche sul web: sì, perché ci sono numerose piattaforme come fbingros.com, che mettono a disposizione un’ampia varietà di modelli da comprare e che propongono anche dei prezzi particolarmente vantaggiosi, soprattutto in riferimento a modelli professionali.

Come scegliere una morsa da banco

Quando dobbiamo scegliere un modello di morsa da banco è molto importante accertarsi che integri anche una piastra girevole. Infatti, quest’ultima è una soluzione davvero molto pratica per poter effettuare dei tagli sbiechi senza dover mettersi di traverso in confronto alla posizione dei pezzi. Tutte le versioni professionali dispongono anche di una specifica piastra girevole.

Utilizzare un simile attrezzo non è poi così complicato. Nel momento in cui i pezzi vengono bloccati tra le ganasce, devono essere posizionati in maniera tale che l’area in cui si deve intervenire rimanga il più vicino possibile rispetto alle ganasce, in maniera tale da focalizzarsi proprio su queste ultime.

Anche il montaggio della morsa è piuttosto delicato e bisogna prepararlo con grande attenzione, in maniera tale da poter disporre, ai lati di questo utensile, di uno spazio abbastanza grande per poter lavorare senza problematiche anche su dei pezzi piuttosto lunghi, che devono essere mantenuti ad esempio con delle rulliere oppure con altri macchinari del genere.

I modelli migliori rappresentano una sorta di “terza mano”, dal momento che offrono l’opportunità di lavorare in maniera molto più comoda sui vari pezzi che rimangono bloccati tra le due ganasce, potendo anche fare forza, a patto però ovviamente che il piano di lavoro su cui è stata montata la morsa sia decisamente resistente e robusto.

Nel momento in cui c’è la necessità di serrare all’interno della morsa dei pezzi che hanno delle superfici piuttosto delicate, il consiglio migliore da seguire è quello di avere sempre a disposizione due strisce di un materiale molto più morbido del pezzo che si trova in lavorazione, con una sagomatura a forma di L, che dovrebbero essere poste sulle ganasce prima che avvenga l’operazione del serraggio. Le morse da banco più efficienti sono quelle che presentano la struttura in ghisa. Delle ganasce di ottima fattura, invece, sono realizzate in acciaio, nei casi migliori in una versione cementata.

La morsa da banco da falegname

Questa particolare versione si caratterizza per avere una sola ganascia mobile, che nella maggior parte dei casi è notevolmente larga, con una chiusura che coincide con il bordo del banco. Il fatto che ci sia una superficie particolarmente estesa di appoggio offre la possibilità di provvedere ad un serraggio che può coinvolgere sia tavole che travetti.

Non solo, visto che sul piano del banco, ma anche nella zona superiore della ganascia, ci sono dei fori calibrati e posti ad adeguata distanza, in cui vengono inseriti quelli che vengono denominati “cani”. Questi ultimi sono risalti particolarmente robusti che vengono sfruttati come scontro per effettuare il serraggio di pannelli di dimensioni piuttosto elevati in piano e per la stabilizzazione di incollaggi.

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