Morti bianche: schiacciato da masso a Carrara, assunto per 6 giorni
Da Redazione
Luglio 12, 2018
Un contratto di 6 giorni, perché il settimo doveva riposare. E da quello successivo tornare a sperare in un posto fisso che gli permettesse di sostenere la sua famiglia. Luca Savio, operaio di 37 anni, è morto ieri, travolto da un blocco di marmo a Carrara.
Schiacciato da blocco posizionato
Quando si è diffusa la notizia della morte di Luca Savio molte cave italiane si sono fermate in segno di lutto. L’operaio aveva 37 anni, una moglie e un figlio piccolo. Era stato assunto il 9 luglio e il suo contratto aveva una durata di 6 giorni, almeno stando a quanto risulta alla Cgil. Il sindacato ha detto che la tragedia “è indice del fallimento di tutta la nostra comunità”. Prima di questo contratto Savio era stato assunto per 56 mesi. Quella di Luca Savio non è l’unica morte bianca registrata ieri in Italia, un altro operaio è morto sul lavoro in provincia di Padova, era dipendente di una ditta esterna e stava svolgendo dei lavori di manutenzione.
Queste morti non hanno lo stesso valore di quelle in alto mare? Ha più dignità chi scappa dalla guerra o chi lavora in condizioni di sicurezza inesistenti? Si dovrebbe iniziare a meditare su questo perché l’emorragia di umanità riguarda tutti, senza distinzione di colore o nazionalità. Per Luca Savio non ci sarà nessuna maglietta di nessun colore. Prima gli italiani? Se così fosse si sentirebbe parlare di misure per il lavoro e non dell’ennesimo caso di nave respinta. Il Governo non può fare finta di niente, continuare la “caccia alle streghe” e dare come sempre la colpa “a chi c’era prima”.
Aumentati gli incidenti sul lavoro
Intanto i Carabinieri e i tecnici dell’Asl sono impegnati nelle indagini per la ricostruzione della dinamica dell’incidente. L’area è stata sottoposta a sequestro. L’operaio era vicino ad un blocco di marmo già scaricato e posizionato, ad un certo punto si è mosso colpendolo al torace. I soccorritori hanno cercato di rianimare Luca Savio per oltre mezz’ora, poi si sono arresi. Come riporta Repubblica, questa è la seconda morte sul lavoro nel settore del marmo a Carrara nell’anno in corso. L’Assessore al diritto alla Salute, Stefania Saccardi ha dichiarato: «E’ davvero doloroso registrare un infortunio mortale in un settore in cui tanto abbiamo fatto per aumentare la sicurezza e accrescere la consapevolezza di lavoratori e datori di lavoro. In tutti questi anni abbiamo messo in campo interventi concreti ma evidentemente tutto questo non è ancora sufficiente. Per migliorare la sicurezza nelle cave e nel settore del marmo è necessaria una stretta collaborazione tra lavoratori e datori di lavoro, una vera alleanza tra tutte le figure dell’impresa. E i controlli devono essere assidui e costanti».
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