Morto Hugh Hefner, addio al fondatore di Playboy
Da Redazione
Settembre 28, 2017
Hugh Hefner muore a 91 anni: associato alla popolare rivista Playboy con donne nude molto più giovani di lui, cambiò la stampa creando il sesso cartaceo ed è considerato da tutti, con la sua pipa e la sua vestaglia rossa, il simbolo della libertà contro il moralismo borghese
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Morto il 91enne Hugh Hefner, padre della rivoluzione sessuale e della rivista Playboy
Hugh Hefner, il fondatore di Playboy, la rivista erotica più famosa al mondo, è morto mercoledì 27 settembre 2017, nella sua casa vicino a Beverly Hills, la celebre Playboy Mansion che ha fatto da scenografia al popolare reality con le conigliette dell’omonima rivista.. La notizia è stata data dalla sua società, la Playboy Enterprises. Tutti ormai lo conoscono come fondatore e direttore di un giornale osé e per la fama di grande seduttore. I suo i segni distintivi, la pipa e la vestaglia rossa. Un famoso personaggio pubblico controverso e di rottura, simbolo della rivoluzione sessuale, del consumismo e dell’edonismo che cozzava non poco con il perbenismo borghese americano dell’epoca, del moralismo e dell’intolleranza.
Hugh Hefner morto a 91 anni, chi era il celebre padre di Playboy
Hugh Hefner fondò la rivista nel dicembre del 1953, esordendo con una foto della celebre attrice americana Marilyn Monroe in copertina. All’epoca Hefner era un 27enne di Chicago che era da poco diventato padre ed era sposato con la prima ragazza con cui aveva fatto sesso, ma lei lo aveva tradito mentre faceva il militare. Lavorò dapprima come copy pubblicitario per un grande magazzino, poi da Esquire e poi responsabile della vendita di una rivista per bambini, che aveva lasciato per fondare Playboy con solo 600 Dollari in tasca e 7000 Dollari presi in prestito da parenti e amici. Fu arrestato più volte dalla Buoncostume proprio a causa del suo giornale, considerato troppo scandaloso per l’epoca.
Morto Hugh Hefner, che cos’è Playboy
Playboy è una rivista di rottura per quegli anni, la quale rispecchiava la vita leggera, sfrenata e gaudente del suo fondatore. Considerata anche molto maschilista, in quanto, oltre a pubblicare foto di donne nude, scriveva una sorta di avvertenza, come si fa con i medicinali: “se sei un uomo tra i 18 e gli 80 anni, Playboy fa per te», e «vogliamo chiarire fin dall’inizio che non siamo un magazine per famiglie. Se sei la sorella, la moglie o la suocera di un uomo, e hai preso questa rivista per sbaglio, per favore passala a lui e torna alla rivista femminile Ladies Home Companion” Donne oggetto, una filosofia che pagò: Playboy ebbe un grandissimo successo durante tutti gli anni Sessanta e Settanta: nel 1960 raggiunse un milione di copie, negli anni Settanta arrivò al suo massimo di sette milioni. Ma non solo foto, bensì anche articoli di costume, interviste leggere a personaggi famosi, racconti brevi di scrittori molto importanti come Gabriel Garcia Màrquez e illustrazioni di disegnatori importanti.
Hugh Hefner morto, ascesa e declino del sesso cartaceo
Hugh Hefner divenne milionario, la sua azienda iniziò a occuparsi di cinema, produzione digitale, aprì una linea di vestiti e gioielli, discoteche, casino, resort in tutto il Paese. Lui si separò nel 1959 e si spostò da Chicago in California, dove si fece costruire una villa di duemila metri quadrati, la Playboy Mansion, in cui ospitava le famose conigliette di Playboy e teneva feste pazze lunghe notti intere. E’ stata la stessa rivista a diffondere il comunicato nel quale si informa che Hefner è deceduto per cause naturali, circondato dai suoi familiari. Hefner ha creato dal nulla un marchio inconfondibile in tutto il mondo ed è stato uno degli interpreti della rivoluzione sessuale moderna.
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