Netflix italiana: Di Maio lancia la proposta
Da Redazione
Luglio 02, 2018
Il Ministro dello Sviluppo Economico ha parlato di uno scenario apocalittico per la Tv tradizionale italiana che, stando ai suoi calcoli, sarebbe vicina al fallimento completo. Di Maio ha lanciato la proposta di una Netflix italiana, invitando Rai e Mediaset a investire su un tipo di mercato completamente diverso rispetto a quello su cui si è investito fino ad ora. Di Maio avverte e ne è sicuro: a poco a poco il digitale abbatterà la Tv tradizionale.
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I dati riportati da Luigi Di Maio: la Tv tradizionale sull’orlo del fallimento?
Ha parlato senza mezzi termini Luigi Di Maio, che ha dipinto uno scenario apocalittico per la Tv tradizionale italiana. Il Ministro dello Sviluppo Economico si è servito dei dati di un rapporto di Morgan Stanley per supportare la sua tesi. La televisione italiana non si rinnova, e non fa più presa nelle nuove generazioni che preferiscono, invece, guardare cosa vogliono nel momento in cui lo vogliono, attraverso il digitale.
Stando ai dati riportati dal Ministro, infatti, SVOD (Subscription Video On Demand) raggiungerà in Italia il 20% in soli 5 anni. Negli stessi, la televisione tradizionale potrebbe perdere fino al 40% degli utili, anche a causa dell’azione di Netflix che potrebbe contribuire al crollo. Da qui deriva la proposta di una Netflix italiana da parte di Di Maio.
Netflix italiana: la proposta di Luigi Di Maio
Ad ora,la proposta di una Netflix italiana è un qualcosa di puramente suggestivo, ma che sottolinea quanto la televisione italiana necessiti di una rivoluzione completa che possa portarla non solo a rinnovarsi, ma anche a riguadagnare consenso.
Queste, in tal senso, sono state le parole di Luigi Di Maio: “Penso a dare un’opportunità alle giovani imprese che si occupano della creazione di nuovi format e di contenuti multimediali, a quelle che realizzano applicazioni in questo settore, a quelle che inventano da zero nuove tecnologie. In definitiva a stimolare creatività e competenze tecnologiche in questi ambiti”. La necessità primaria, naturalmente, è che si investa sulla tecnologia e su prodotti oggetto dell’interesse generale.
L’ammonimento fatto a Rai e Mediaset
Non è mancata anche una stoccata a Rai e Mediaset, che non riescono – con i loro palinsesti e le loro proposte – a limitare i danni. Prima di una qualsiasi Netflix italiana, fa capire Di Maio, c’è bisogno di un rinnovamento da parte dei due colossi televisivi italiani.
“Su questo devono interrogarsi anche le grandi aziende culturali del Paese, in primis Rai e Mediaset. Per loro sarà fondamentale riuscire a rinnovarsi con nuove persone e nuove idee, pensando a nuovi prodotti e inserendosi in una logica completamente diversa da quella seguita fino ad oggi. In particolare in Rai deve iniziare a trionfare il merito e a entrare aria nuova“, ha detto il Ministro.
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