Nintendo Switch torna alle origini con Labo
Da Redazione
Gennaio 18, 2018
La Nintendo torna alle origini con Labo, i giocattoli ibridi fatti di cartone: la multinazionale di Super Mario nata nel 1889 fa usare i sensori della console Switch per far prendere vita alle costruzioni.
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Labo, l’Art Attack di Nintendo Switch
La casa di Super Mario torna alle origini: essa nacque a Kyoto come manifattura di carte da gioco nel 1889, mentre ora la Nintendo è famosa per il suoi giochi del mondo del digitale. Adesso, grazie a Labo, affiancherà il mondo dei giocattoli analogici e la materia che prese ad usare più di un secolo fa.I primi due set Labo verranno venduti dal 27 aprile 2018 in Europa, uno dei quali permette di comandare robot come in Pacific Rim, combinano l’arte del confezionare oggetti in cartoncino con l’ultima console della multinazionale giapponese. Quella Switch, in parte portatile e in parte da casa, che in dieci mesi ha battuto ogni record. Mai macchina per videogame è andata tanto a ruba, tanto che sono arrivati a quota 10 milioni di pezzi venduti i meno di un anno, poco meno della metà negli Stati Uniti, con titolo in borsa che ha raddoppiato il suo valore.
Nintendo Labo contro i Lego
Labo non è esattamente un attacco frontale alla Mattel, alla Lego, alla Namco Bandai o alla Hasbro. Gli strumenti di cartone che si costruiscono sono ibridi, prevedono l’inserimento dei mini joypad della Switch che permettono di muoverli o di usarli. Con lo schermo della console che ne diventa il cuore. La telecamera ad infrarossi di uno dei due controller, inserita nel piano ad esempio, legge i piccoli adesivi catarifrangenti sul retro dei tasti e fa suonare letteralmente la console. Anzi, lo trasforma in un sintetizzatore sorprendentemente preciso, divertente e vario trattandosi pur sempre di una riproduzione in cartone di una tastiera da un’ottava con dodici tasti in tutto. Dentro la macchina telecomandata invece la fa muovere vibrando e orientandola in un senso o nell’altro rispondendo ai comandi dello schermo tattile. O ancora, nella canna da pesca, sfruttano i sensori di movimento per muovere l’amo in fondo al mare che vediamo sul display.
Nintendo, da Super Mario Bros al Diy
Passata per i love hotel, il riso istantaneo e i taxi, dagli Anni‘70 la Nintendo si è ancorata all’industria del gioco elettronico fra alti e bassi. Ora prova ad addomesticare la creatività del fai-da-te (do-it-yourself, Diy) per mettere i piedi da entrambi i lati dello schermo. Per 60 Euro si avrà un equilibrio fra tradizione e innovazione che è da sempre il marchio di fabbrica di questa azienda, conservatrice come è stata a lungo la Disney, manicale, ermetica e a tratti arrogante come la Apple. Bisognerà aspettare il 27 aprile 2018 per capire come andrà il progetto Nintendo Labo, ma sicuramente bambini e adulti si divertiranno un mondo a piegare cartoncini.
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