Omicidio Varani, Marco Prato morto suicida in carcere
Da Redazione
Giugno 20, 2017
Tragico epilogo per il caso dell’omicidio di Luca Varani, il ragazzo di 23 anni ucciso in un appartamento a Roma: uno dei due arrestati, Marco Prato, è morto suicida nella sua cella del carcere di Velletri in cui era detenuto per aver tolto la vita al ragazzo nel marzo del 2016 durante un festino a base di sesso e droga con Manuel Foffo. Il folle gesto di Prato non è un caso: domani avrebbe avuto l’udienza del processo. Il ragazzo, 31 anni, ha lasciato una lettera in cui spiega che sono state dette troppe menzogne e che era troppa l’attenzione mediatica sul caso e su di lui.
Marco Prato è stato trovato privo di vita durante il giro di ispezione: secondo le prime news, ha usato un sacchetto di plastica avvolto sulla testa e si è suicidato aprendo una bomboletta di gas, data in dotazione ai detenuti per cucinare. Il suo compagno di cella non si è accorto di nulla. Marco Prato, 31 anni, spiega i motivi del suo gesto attraverso alcune righe lasciate scritte. Il Pm ha autorizzato la rimozione della povera salma e sarà effettuata l’autopsia per chiarire ulteriormente ogni dubbio sul decesso. Sicuramente, nel carcere sarà fatta una indagine interna per chiarire i fatti.
Oltre a Marco Prato, l’altro imputato Manuel Foffo è stato già condannato a 30 anni col rito abbreviato, mentre il 31enne aveva scelto il rito ordinario per l’omicidio di Luca Varani. La disperazione dei genitori di Luca è palpabile, visto che è stata fatta giustizia a metà, ma che si aggiunge alla disperazione del padre di Marco, un genitore che ha avuto il coraggio di stare accanto al 31enne nonostante la drammaticità della vicenda e che deve affrontare, oltre al processo mediatico, il dolore di un figlio che, probabilmente, aveva già perso quel maledetto giorno di marzo di un anno fa.
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