Orecchio strappato a morsi durante un litigi con un ciclista
Da Redazione
Giugno 21, 2018
Chi non ricorda, almeno tra gli appassionati di calcio, il morso di Suarez a Chiellini, durante l’ultima partita della Nazionale italiana ai Mondiali del 2014 in Brasile? A distanza di 4 anni la scena si ripete a Caronno di Petrusella, provincia di Varese, dove il malcapitato è stato un automobilista a cui un orecchio strappato a morsi durante un litigio con un ciclista.
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Intervento chirurgico per riattaccare un orecchio
In una delle classiche liti per chi avesse il diritto a passare per primo ad un incrocio, di quelle che ogni giorno chissà quante volte succedono nelle strade di tutto il mondo, un ciclista ha letteralmente staccato a morsi l’orecchio al suo rivale stradale, un uomo di 52 anni, che il 17 giugno è stato trasportato all’ospedale di Saronno dove solo grazie ad un intervento d’urgenza di chirurgia plastica, si è visto letteralmente riattaccare il suo orecchio con l’utilizzo di un microscopio di ultima generazione in grado di eseguire suture di massima precisione.
Ospedale Sant’Anna, un intervento lungo 5 ore
Dopo la lite, sul posto erano intervenuti degli operatori del 118. Non appena arrivato al pronto soccorso i medici hanno accertato che il malcapitato aveva il padiglione auricolare quasi del tutto staccato. A quel punto, sono stati contattati degli specialisti dell’ospedale Sant’Anna per chiedere l’intervento della chirurgia plastica, dove il 52enne è stato trasferito per sottoporsi al delicato intervento, che è stato eseguito dall’equipe diretta dal dottore Marco Sanna. Per riattaccare l’orecchio strappato a morsi dal ciclista, vi sono volute circa 5 ore durante le quali sono state eseguite numerose micro suture per non compromettere parte dell’orecchio.
Funzione uditiva inalterata
Fondamentale, infatti, la tempestività in questi casi. Il primario dell’unità operativa complessa di chirurgia dell’ospedale Sant’Anna, Leonardo Sartore ha spiegato che “Il microscopio operatorio è un macchinario molto sofisticato che riesce a raggiungere sino a 40 ingrandimenti – spiega Leonardo Sartore, primario dell’unità operativa complessa di chirurgia plastica del Sant’Anna – e ci consente di suturare vasi sanguinei molto piccoli, quali ad esempio le arterie e le vene digitali nei reimpianti delle dita”. Sulle condizioni del paziente a cui era stato dell’orecchio strappato a morsi, Sartore ha precisato che “Rimarrà in ospedale ancora quattro o cinque giorni – conferma Sartore – ora sta eseguendo terapia antibiotica, analgesica e medicazioni quotidiane. Per quanto riguarda la funzione uditiva, quest’ultima è inalterata perché il danno non riguarda l’orecchio interno ma solo il padiglione auricolare”. Dopo che lascerà l’ospedale l’uomo, dovrà solo fare una terapia antibiotica ed eseguire alcuni controlli ambulatoriali per monitorare lo stato di guarigione della ferita.
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