Panace di mantegazza: perché è pericolosa
Da Redazione
Luglio 20, 2018
Il panace di mantegazza (Heracleum mantegazzianum) è una pianta originaria del Caucaso e dell’Asia centrale introdotta negli altri paesi a scopo ornamentale. Si tratta di una specie invasiva che produce sostanze tossiche che possono causare ustioni e cecità permanente.
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Cos’è il panace di Mantegazza
Il panace di mantegazza o panace gigante appartiene alla famiglia delle Apiacee (Ombrellifere), la stessa di prezzemolo e carote. È stata introdotta in Europa intorno alle fine del 1800 come pianta ornamentale. Produce un gran numero di semi che si spostano con il vento e si sviluppano anche attraverso l’acqua, per questo è considerata infestante. Si trova anche in Italia ed è stata segnalata nelle regioni del nord: Liguria, Piemonte, Lombardia, Valle d’Aosta, Trentino e Veneto.
Come riconoscere il panace di mantegazza
Per riconoscere il panace di mantegazza dalle altre piante affini il primo dettaglio è la grandezza in quanto raggiunge i 5 metri di altezza. Una pianta gigante con un grosso fusto con macchie rosse su cui è presente una fitta peluria. Le infiorescenze sono uguali a quelle delle ombrellifere e anche in questo caso si distinguono per le dimensioni (circa 80 cm di diametro). I fiori sono piccoli, di colore bianco o verdastro, le foglie presentano delle incisioni. Il panace di mantegazza con le sue enormi dimensioni fa ombra alle piante che si trovano sotto condannandole a morire perché non ricevono la luce diretta del sole per svilupparsi.
Perché il panace di mantegazza è pericoloso
La tossicità del panace di mantegazza è dovuta alla presenza di composti chimici nella linfa che sono dei derivati di furanocumarine. Questi vengono prodotti per evitare gli attacchi dei predatori e sono di tipo fotomutageni e fototossici. Quando entriamo in contatto con il panace di mantegazza i composti chimici riescono ad arrivare al nucleo delle cellule epiteliali legandosi con il DNA e determinando la morte della cellula stessa. Il panace di mantegazza provoca gravi infiammazioni chiamate fitofotodermatiti per la capacità della pianta di attivarsi con la luce, la pelle si ricopre di vesciche e cicatrici. I rischi maggiori sono per gli occhi perché bastano piccole quantità di linfa per causare cecità temporanea e nei casi più gravi anche permanente.
Cosa fare quando si tocca il panace di Mantegazza
Quando si entra in contatto con questa pianta, anche accidentalmente, si deve correre subito ai ripari lavando la parte interessata con acqua e sapone. Inoltre si deve evitare l’esposizione ai raggi solari. Le terapie standard infatti prevedono proprio la “clausura”. Quando si avvista il panace di mantegazza si deve segnalare la sua presenza al comune e alle autorità competenti, sconsigliato il fai da te per la rimozione, soprattutto ai non addetti ai lavori.
La storia di Nathan Davies
Nathan Davies è un ragazzo di 32 anni che stava eseguendo alcuni lavori di giardinaggio a casa sua. È entrato in contatto con il panace di mantegazza ma non conosceva questa pianta e ha rischiato di perdere il muscolo del polpaccio perché le lacerazioni erano diventate profonde nel giro di pochissimi giorni. I dolori erano troppo forti e si è rivolto all’ospedale più vicino. Un’infermiera voleva farlo tornare a casa dopo aver somministrato antibiotici, ma per fortuna è arrivato un medico che ha capito la gravità della situazione. Nathan Davies è stato sottoposto ad un’operazione d’urgenza perché c’erano delle complicazioni dovute ad un enfisema sottocutaneo. L’uomo è stato sottoposto a tre operazioni per ripulire a fondo la ferita.
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