Parkinson, direttamente da Verona la macchina che ferma il tremolio
Da Redazione
Febbraio 14, 2018
Buone notizie per chi è malato del morbo di Parkinson. Pare che a Verona sia arrivato un macchinario sanitario che può eliminare ( almeno nel 80% dei pazienti trattati), gravi tremori che sono provocati dalla malattia.
La macchina è in grado di eliminare questi gravi tremori senza dover ricorrere alla chirurgia, senza provocare dolore e senza effetti collaterali. Questo strumento è stato presentato nella giornata di ieri al pubblico dopo un periodo di utilizzo che pare abbia permesso di poter testare l’efficacia.
Parkinson, ecco il nuovo macchinario
Il macchinario si chiama “MRgFUS Magnetic Resonance guided Focused Ultrasound”, prodotto in Israele, ha avuto un costo di circa 7 milioni e 087 mila euro, di cui 1 milione 360 in donazione alla Fondazione Cariverona ed il rimanente è stato investito dall’ azienda ospedaliera di Verona.
Lo strumento è in grado di trattare in modo non invasivo alcune patologie neurologiche incidendo sui tremori tipici del Parkinson attraverso ultrasuoni focalizzati guidati da una risonanza magnetica.
Il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Francesco Cobello ha spiegato che lo sviluppo di un metodo tanto innovativo ha lo scopo di consente di risolvere in modo istantaneo e con accortezza alcuni sintomi molto gravi da minare la quotidianità della vita normale.
MRgFUS Magnetic Resonance, non solo per il morbo
Ma c’è di più, la MRgFUS Magnetic Resonance potrà essere applicata su vari campi, utilizzandola in neurochirurgia per il tremore essenziale, in neuropatologia per il tremore dominante da Parkinson, in oncologia per denervazione ossea dei Tumori Benigni e per osteoma, nelle malattie tipiche della donna contro i fibromi uterini e l’adenomiosi (ossia una forma di endometriosi che infiltra la parete muscolare dell’utero).
I Ricercatori hanno affermato che nel futuro l’apparecchio rivoluzionario potrebbe essere usato pure per il rilascio di farmaci nel cervello servendosi della barriera ematoencefalica e per poter combattere il tumore alla prostata e le metastasi ossee.
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