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Pena di morte sempre inammissibile: Papa Francesco riforma Catechismo

Da Redazione

Agosto 02, 2018

Pena di morte sempre inammissibile: Papa Francesco riforma Catechismo
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Il Catechismo della Chiesa Cattolica è cambiato. Papa Francesco ha approvato una modifica al testo. La Santa Sede si impegna per abolire la pena di morte in tutto il mondo perché è sempre inammissibile.

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Papa Francesco contro la pena di morte

Oggi a mezzogiorno è stato pubblicato un rescritto del Cardinale Luis Ladaria, il prefetto della Congregazione per la dottrina della fede. Nel testo si parla della riforma al Catechismo della Chiesa Cattolica. Si tratta della redazione n. 2267 avvenuta in seguito all’udienza concessa al porporato lo scorso mese di maggio. La riforma sarà tradotta in tutte le lingue e verrà inserito nelle edizioni del testo del Catechismo pubblicato nel 1992 e nel 1997 in editio typica.

Cosa dice il Catechismo della Chiesa Cattolica

Il Catechismo, nella prima edizione del 1992, redatta in francese, specificava che “l’insegnamento tradizionale della Chiesa ha riconosciuto la fondatezza del diritto e del dovere dell’autorità pubblica legittima” di rispondere “con pene proporzionate alla gravità dei delitti, senza escludere nei casi di estrema gravità alla pena di morte”. Nella versione del 1997 era stata apportata una modifica in senso restrittivo: “l’insegnamento tradizionale della Chiesa non esclude, supposto il pieno accertamento dell’identità e della responsabilità del colpevole, il ricorso alla pena di morte, quando questa fosse l’unica via praticabile per difendere efficacemente dall’aggressore ingiusto la vita di esseri umani”. Inoltre nel Catechismo veniva citata l’enciclica Evangelium vitae del 1995 dove si specificava che i casi di “assoluta necessità” di soppressione del reo sono rari e praticamente inesistenti.

Il paragrafo 2267 del Catechismo

Come potete notare c’è stato un vero e proprio inasprimento da parte della Santa Sede verso la pena di morte e con il paragrafo 2267 si fa un passo in avanti decisivo: “è sempre più viva la consapevolezza che la dignità della persona non viene perduta neanche dopo aver commesso crimini gravissimi”. I sistemi di detenzione messi a punto dallo Stato sono più efficaci e consentono la difesa dei cittadini senza togliere al colpevole di un crimine, la possibilità di redimersi. La nuova versione del Catechismo cita anche un discorso di Papa Francesco: “la Chiesa insegna, alla luce del Vangelo, che la pena di morte è inammissibile perché attenta all’inviolabilità e dignità della persona, e si impegna con determinazione per la sua abolizione in tutto il mondo”. (Ottobre 2017)

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