Perché ai Mondiali si danno così tanti minuti di recupero?
Da Redazione
Novembre 25, 2022
I Mondiali in Qatar sono diventati particolarmente chiacchierati non soltanto per quanto accade sul campo, ma anche per tanti altri eventi che hanno sconvolto le prime giornate dei Campionati del Mondo: a partire dalla protesta dei giocatori iraniani, che non hanno cantato durante il loro inno, fino alla mano – portata davanti alla bocca – dei giocatori della Germania; e ancora le polemiche sui finti tifosi in Qatar, sugli spalti offerti gratuitamente per riempire lo stadio e sui numerosi divieti per gli spettatori presenti allo stadio. Uno dei motivi per cui si è parlato di più, a proposito dei Mondiali in Qatar, riguarda i numerosi minuti di recupero dati alla fine di ogni partita: ma perché se ne danno così tanti durante i Campionati del Mondo?
I tanti minuti di recupero dati ai Mondiali in Qatar
Chi segue il calcio sa che la gestione dei minuti di recupero dipende molto dai momenti della partita e dai match stessi, oltre che dal loro andamento. In partite più difficili e chiuse, in cui si è perso tanto tempo, si tende a dare un numero maggiore di minuti di recupero, mentre in match con risultato già acquisito talvolta si può addirittura evitare. La regola “sacra”, spesso rispettata dagli arbitri, impone un massimo di 30 secondi per le sostituzioni e per le esultanze a seguito di un gol, per quanto non sia difficile osservare partite che terminano con 3, 4 o 5 minuti di recupero.
In occasione dei Mondiali in Qatar la tendenza è stata assolutamente sovvertita: basti pensare a quanto accaduto in occasione di Inghilterra-Iran, terminata 6-2; se nel primo tempo i 18 minuti di recupero sono stati il risultato dell’infortunio dell’estremo difensore dell’Iran, nel secondo tempo ci sono stati 11 minuti di recupero per quanto si pensasse che il match fosse terminato con risultato già acquisito e squadre che non avevano più nulla da dire. Stesso dicasi anche di Senegal-Olanda, con 14 minuti di recupero, e USA-Galles, a cui ne sono stati 16.
Perché si danno così tanti minuti di recupero?
A questo punto, l’interrogativo rimane: perché si danno così tanti minuti di recupero in occasione dei Mondiali in Qatar? Il motivo è legato alla gestione del tempo effettivo, che ha riguardato numerose decisioni arbitrali in occasione dei Campionati del Mondo; al fine di limitare – quanto più possibile – le perdite di tempo e match che durano relativamente poco, si è deciso di allungare considerevolmente i tempi di recupero di una partita, considerando il tempo effettivo di ogni perdita di tempo in campo.
Del resto, Collina l’aveva già anticipato in un’intervista: “Quello che abbiamo già fatto in Russia è stato calcolare in modo più accurato il tempo per essere risarcito. Abbiamo detto a tutti di non stupirsi se vedranno il quarto ufficiale alzare il tabellone elettronico con sopra un numero grande, sei, sette o otto minuti. Se si vuole più tempo attivo, dobbiamo essere pronti a vedere questo tipo di tempo aggiuntivo concesso. Pensate ad una partita con tre gol segnati. Una celebrazione normalmente dura un minuto, un minuto e mezzo, quindi con tre gol segnati, perdi cinque o sei minuti.”
Articolo precedente
POS: stop obbligo per pagamenti sotto i 30 euro e sospensione sanzioni
Articolo successivo
Ferrari, Mattia Binotto si dimette: che cosa è successo?
Redazione