Playoff NBA 2018: Houston vince di misura gara 1, Harden decide la sfida
Da Redazione
Aprile 16, 2018
Nella notte gli Houston Rockets battono, di misura, i più che bravi Minnesota Timberwolves, a cui non bastano cinque giocatori in doppia fila. La formazione di Thibodeau ha anche l’occasione di pareggiare allo scadere, ma Butler spreca. Per i Rockets ottima la prestazione di James Harden, che trascina con 44 punti.
Playoff NBA 2018: Houston-Minnesota 104-101, decide Harden
I Rockets riescono a piegare, seppur di misura, i Minnesota Timberwolves in gara uno, prendendo il controllo della serie. La gara tra la prima e l’ottava di Conference è risultata essere tutt’altro che squilibrata, con la formazione ospite che ha tenuto testa fino all’87-86, quando James Harden ha deciso di prendere in mano la situazione, trascinando i suoi fino alla vittoria finale.
E’ un Harden in pieno formato MVP quello che è andato in scena stanotte, con punti segnati in ogni modo possibile e una forma smagliante. Che fosse candidato all’MVP finale lo si sapeva già, ma dopo questa prima gara i sospetti sembrano essere confermati. A riprova di ciò, lo statunitense ha messo a segno 44 punti, ma non solo. E’ un Harden che segna e fa segnare: decisivo, infatti, è l‘alley-oop semplice semplice servito a Clint Capela, che ha messo a referto, dal suo canto, 24 punti.
Fino a metà ultimo quarto, i Minnesota sono riusciti a contrastare la corazzata finita prima in Western Conference: dopo l’exploit Harden i padroni di casa hanno allungato a più 8, riuscendo a piegare la resistenza rivale, che non è riuscita più a riprendersi dopo lo svantaggio subito. Sia chiaro, si è soltanto in gara 1 ma i segnali sono già più che confortanti: ne vedremo certamente delle belle, andando avanti con le gare.
Playoff NBA 2018: che rimpianto per i T’Wolves
Il primo segnale che emerge subito dopo la grandissima prestazione di James Harden è l’ottima prestazione dei Minnesota Timberwolves. Che non fosse una sfida semplice (così come non lo saranno le successive, nonostante siano prima contro ottava) qualcuno l’aveva già fatto giustamente notare. Ma non ci si aspettata che i Rockets dovessero faticare così tanto per giungere alla vittoria.
Merito di una prestazione rivale che, però, cela i suoi rimpianti. I T’Wolves hanno sì giocato una buona partita di squadra, ma non avranno più così tante occasioni per battere degli Houston che, sicuramente, hanno sbagliato molto. Fatta eccezione per Harden, infatti, gli altri hanno peccato di lucidità, soprattutto Chris Paul, che ha realizzato poco rispetto alle sue potenzialità. Insomma, stando a quanto si è visto, i veri ostacoli nella notte per i Minnesota sono stati soltanto due, eppure sono bastati. 68 punti in due contro i 5 giocatori dei T’Wolves andati in doppia cifra (eppure tutti al di sotto dei 20 punti).
Decisivo, certamente, è l’errore finale di Butler, certamente non al meglio – e si è visto – per via dei problemi al polso, ma che sembra aver mancato di lucidità nel momento più importante della sua gara, pestando addirittura la linea di tre metri. Il tutto è stato sottolineato dall’allenatore dei T’Wolves, che sa benissimo quanto sprecata, in se per sè, sia quest’occasione. Il resto è tutto da vedere.
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