Pubblicità ingannevole, come riconoscerla e difendersi dalle truffe
Da Redazione
Novembre 11, 2017
Quando una pubblicità può definirsi ingannevole e come può essere riconosciuta dallo stesso acquirente, evitando di essere truffato, e cosa fare se si è stati vittima di raggiro o forzatura all’acquisto.
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Che cos’ è la pubblicità ingannevole e come difendersi
Quante volte guardando una pubblicità ci si chiede se il prodotto o il servizio proposto corrisponde a quello che raccontano nella réclame? Nella maggior parte dei casi gli spot pubblicitari sono veri, rimane pur sempre una parte di pubblicità ingannevole che non sempre è chiara ed è difficile riconoscere, come nel caso degli abbonamenti in cui il teleschermo passa immagini che comunicano una cosa, la voce descrive un prodotto, ma poi in basso, in piccolo, sono riportate condizioni contrattuali che non sono state esposte ma che, in ogni caso, potrebbero non rendere l’abbonamento così appetibile e conveniente come decanta la pubblicità.
Quando si definisce una pubblicità ingannevole
Un caso di pubblicità ingannevole può essere anche quelle degli spot sui cibi che non informano a quali rischi per la salute espone il consumo di un determinato prodotto. Per questo, una pubblicità si definisce ingannevole quando induce le persone in errore, quando trasmette messaggi falsi, incompleti e poco chiari. Può considerarsi ingannevole anche una pubblicità come quella che promuove un bene che non ha le caratteristiche descritte, come ad esempio gli spot energetici che promettono dei benefici che, però, per alcuni soggetti potrebbero essere dannosi, così come i prodotti dimagranti. Spot ingannevoli sono anche quelli rivolti a un pubblico suggestionabile, vale a dire bambini e anziani, o che nascondono delle pubblicità subliminali, ovvero dietro a offerte o altro si nasconde qualcos’altro.
Come riconoscere e come difendersi dalle pubblicità ingannevoli
Le pubblicità ingannevoli si riconoscono da alcune caratteristiche: sullo schermo della propria TV appaiono scritte con lettere piccole, poco visibili, sicuramente la parte più importante di tutto il messaggio pubblicitario che non viene messo in evidenza, nonostante potrebbe interessare il consumatore più del messaggio pubblicitario integrale dato dallo spot. Un altro segnale è diffidare dalle réclame e dai consigli per gli acquisti che promettono risultati strepitosi: di sicuro c’è dietro un inganno. Altro caso, le offerte strepitose solo per un determinato mese. Anche le televendite possono essere oggetto di pubblicità ingannevole, quando i televenditori dicono che l’omaggio è riservato ai primi 10 che telefoneranno. E’ una forzatura che induce il potenziale cliente ad aderire. Nel caso in cui l’acquirente si renda conto di essere stato vittima di pubblicità ingannevole ha il diritto di comunicarlo all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che potrà procedere con le sanzioni.
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