Record di rincari: la classifica degli aumenti di prezzo più elevati
Da Redazione
Ottobre 29, 2022
Energia, beni alimentari, trasporti, abitazione, non c’è ambito illeso: il rialzo dei prezzi ha riguardato praticamente qualsiasi cosa. Stilata una classifica dei rincari.
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Aumento dei prezzi: gli ambiti più colpiti
L’Unione Nazionale Consumatori ha rielaborato i dati forniti dall’Istat sull’inflazione il 28 ottobre 2022, a partire dai quali ha determinato i rialzi dei prezzi, sia annui che mensili, stilando una classifica dei rincari.
Al primo posto tra i rincari annui, con aumento del 329% rispetto al 2021, l’energia elettrica del mercato libero: quattro volte il prezzo dell’anno precedente.
Sul fronte dei rincari mensili, il record è del gas del mercato libero, con un aumento del 63,9% rispetto al mese precedente.
Il mercato tutelato della luce ha subito un aumento del 91,5%, meno di un terzo rispetto ai rincari registrati nel mercato libero. Mentre il mercato tutelato del gas si ferma al +43%.
L’appello dell’Unione Nazionale Consumatori al Governo
Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, ha rivolto un appello al Governo Meloni, chiedendo di non abbandonare i cittadini nel momento più difficile che si possa immaginare.
“Chiediamo che il Governo Meloni rinvii la fine scadenza del mercato tutelato del gas prevista per il 1° gennaio 2023, tra due mesi appena, e che intervenga anche su quello della luce, visto che per le microimprese scade il 1° gennaio 2023. In un momento di prezzi impazziti serve mantenere sia il ruolo di Acquirente unico che di Arera, per la fissazione dei prezzi di riferimento, una funzione che, come dimostra il divario tra il libero e il tutelato, è fondamentale. Lasciare famiglie e imprese in balia del presunto mercato libero dell’energia vuol dire abbandonarle nel momento più difficile che si possa immaginare“
La classifica dei rincari annui stilata dall’Unione Nazionale Consumatori
Stabilito il primato dell’energia elettrica del mercato libero (+329%), ecco la classifica dei rincari annui che comprende anche beni di consumo e alimentari.
- Energia elettrica del mercato libero (+329%)
- Voli internazionali (+113,2%)
- Gas di città (libero + tutelato) (+105,7%)
- Energia elettrica mercato tutelato (+91,5%)
- Olio diverso da quello di oliva (+56,1%)
- Burro (+42,9%)
- Voli nazionali (+40%),
- Gasolio per riscaldamento (+36,4%)
- Zucchero (+35,9%)
- Riso (+30,6%)
- Latte conservato (+29,4%)
- Margarina (+28,2%)
- Gpl e metano (+27,2%)
- Vegetali freschi (+25,1%)
- Farina (+23,7%)
- Pasta (fresca, secca e preparati di pasta) (+22,5%)
- Uova (+18,7%)
- Pane (+15,9%)
Le conclusioni dell’Unione Nazionale Consumatori
Massimiliano Dona, residente dell’Unione Nazionale Consumatori, conclude così il suo discorso:
“Non solo l’inflazione non rallenta la sua corsa, ma accelera in maniera esponenziale, con un balzo del 3,5% in appena un mese, che in termini di aumento del costo della vita significa una stangata a famiglia pari in media a 975 euro su base annua, 107 per cibo e bevande, 874 per abitazione, elettricità e combustibili. Se poi si considera l’inflazione tendenziale, pari a +11,9%, la mazzata annua vola in media a 3324 euro, 2016 per l’abitazione, 761 per mangiare e bere”
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